I numeri, provvisori, saranno resi noti a breve. Ma i riscontri sulla petizione in difesa dell’ospedale di Gallarate, e per la realizzazione di una struttura diversa dall’ospedale unico con Busto, così come immaginata finora, sono più che positivi. Lo comunica Massimo Gnocchi, consigliere di Obiettivo Comune Gallarate, la formazione civica che ha promosso testo e raccolta firme, raccogliendo consensi crescenti.
«L’interesse e la risposta dei cittadini – ha commentato, in pieno centro, illustrando i contenuti della proposta alle persone che si avvicinavano ai tavoli della pasticceria Bianchi – sono sorprendenti. Ovviamente sapevamo che l’argomento è sentito ma non immaginavamo una reazione così rapida e diffusa in piena estate». I promotori hanno dovuto organizzarsi, per esempio attivando un sito dedicato. Su www.riaccendiamolospedale.it è possibile consultare il testo da sottoscrivere e l’elenco delle attività in cui è possibile trovare i moduli. Non solo a Gallarate: la città dei due galli recita, comprensibilmente, la parte del leone ma non mancano adesioni, per ora una cinquantina, da negozi e bar di Cassano Magnago, Besnate, Samarate, Cardano al Campo. Dei giorni scorsi il sostegno reso pubblico dal centrosinistra locale.
Passaggio cruciale nel testo messo a punto da Ocg è «…chiedere la ridefinizione dell’intervento denominato “OSPEDALE UNICO” di Regione Lombardia trasformandolo eventualmente ín “OSPEDALE NUOVO”, da far nascere COME POLO DI ECCELLENZA a supporto dei servizi sanitari e ospedalieri di Gallarate e Busto Arsizio, in un nuovo progetto che rilanci la sanità territoriale e che investa anche su una struttura di elevata specializzazione frutto di un oculato investimento pubblico».
Traguardo più volte dichiarato: arrivare a quota 5mila firme, presto l’aggiornamento su quelle raccolte finora. «La sensazione è positiva – premette Gnocchi – finora abbiamo distribuito oltre 200 moduli, ognuno può contenere 45 adesioni. Di certo non sono tutti completi ma l’interesse è evidente».
Stefano Tosi