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Economia | 30 giugno 2023, 19:21

VIDEO. Il tessile torna a crescere e a doppia cifra: «Bisogna alzare lo sguardo. La sostenibilità ci costringe a non perseguire più il bene individuale ma quello comune»

All'assemblea di Sistema Moda Italia il presidente Sergio Tamborini mette a a fuoco la necessità di un capitalismo sostenibile e l'importanza, di governare la digitalizzazione. Il presidente di Confindustria Varese Roberto Grassi: «Da noi filiera importante e può avere una seconda giovinezza»

Sergio Tamborini, un momento dell'assemblea, i varesini Grassi, Brugnoli e Vago: nell'altra foto anche Brugnoli e Grassi con il neo presidente di Confindustria Como Gianluca Brenna, anche lui tessile

Sergio Tamborini, un momento dell'assemblea, i varesini Grassi, Brugnoli e Vago: nell'altra foto anche Brugnoli e Grassi con il neo presidente di Confindustria Como Gianluca Brenna, anche lui tessile

Si cresce, a doppia cifra. Ma non è il momento di esultare, perché dietro questa performance del tessile c'è la fatica. E soprattutto una consapevolezza. «Bisogna alzare lo sguardo - ha detto il presidente di Sistema Moda Italia, il varesino Sergio Tamborini all'assemblea generale a Palazzo Mezzanotte - Come associazione rappresentativa della filiera del Tessile-Abbigliamento abbiamo il dovere di riflettere sul Capitalismo Sostenibile come nuovo paradigma di crescita».

Come si cambia

Il che comporta che «oltre a mettere al centro i parametri ambientali e sociali è oggi necessario promuovere un cambiamento di visione per governare i cambiamenti significativi che ci attendono». Digitalizzazione e sostenibilità i due driver citati dal presidente.

Nel caso della prima, bisogna governarla, non farsi governare. Tamborini cita proprio un episodio avvenuto nella sua provincia: «Il camion incastrato nel sottopasso, perché ha seguito il navigatore». Non è l'unico caso e diventa estremamente metaforico: «La digitalizzazione, intelligenza artificiale porta un enorme problema di formazione e consapevolezza dell'individuo». Emerge lo «strapotere di chi gestirà i dati». Basti pensare al processo di stampa.

La sostenibilità ugualmente deve far riflettere, qualcosa di più profondo di quanto ci viene trasmesso spesso nelle immagini e "imporla provocherebbe rivolte sociali». La Francia insegna. Ecco il modello di capitalismo sostenibile che offre un cambio di paradigma: «Così la sostenibilità ci costringe a non perseguire più il bene individuale ma quello comune». Essenziale, in un mondo piccolissimo per la globalizzazione: «Lo racconta quanto successo con il Coronavirus, ci siamo trovati all'improvviso chiusi in casa per qualcosa che veniva dalla Cina».

Gli indicatori nel 2022 

Intanto gli indicatori offrono un'analisi che sospinge quello sguardo avanti.  Secondo il bilancio settoriale elaborato dal Centro Studi di Confindustria Moda per Sistema Moda Italia, l’industria italiana del Tessile-Abbigliamento ha chiuso il 2022 con un aumento del fatturato pari al +17,8% rispetto all’anno precedente. Il turnover settoriale  è salito a 62,5 miliardi di euro, guadagnando quasi 9,5 miliardi rispetto al consuntivo 2021. Il settore ha così superato i livelli pre-Covid, mettendo a segno una crescita dell'11,7% rispetto al 2019.

Il segno positivo non tiene a distanza i due macrocomparti: il “monte” ha un incremento del 19,3%,  il "valle" cresce +17,1%.

Sul fronte del commercio estero, le esportazioni salgono del 18,9%, arrivando a 38,5 miliardi di euro. Cresce anche l'import, del 32,4%, passando a 28,7 miliardi di euro. Il saldo commerciale scende dagli oltre 10 miliardi del 2021 a 9,8 miliardi di euro.

Ma il mercato interno?  Il “consumo apparente” cresce del 21,7%. Anche l'occupazione manda un cauto segnale, +0,5%. Unica ombra: il numero di aziende attive, che nel 2022 scendono del 3,7%.

Il trend del 2023

Anche il primo trimestre 2023 mostra un andamento favorevole. L'export vede prima meta la Francia, +18,2%, con l’11,5% delle vendite totali. Quindi la Germania,  +11,6%, e Stati Uniti, +14,9%.

L’indagine rapida congiunturale su “Tessile, Moda e Accessorio” rappresentato da Confindustria Moda, tra aprile e maggio, esamina le risposte ricevute dalle imprese del settore, con la prospettiva di un trend positivo che prosegue. Attenuato, però, rispetto ai trimestri precedenti. Vero è che dopo un 2022 di così forte ripresa mantenere quel ritmo non è semplice. : d’altro canto, il raffronto con i mesi del 2022 di forte recupero rende meno facile il raggiungimento di risultati eclatanti. Il primo semestre dovrebbe chiudersi con ricavi attorno al +9,4%.

Sul versante degli ordini, il 50% si aspetta stabilità, il 32% un calo, solo il 18% un aumento. La maggior parte degli imprenditori intervistati - 68% - non prevede variazioni per il personale.  Una conferma dell'atmosfera può essere vista nei dati Inps sulle ore di cassa integrazione guadagni autorizzate nei primi tre mesi dell’anno: in calo importante rispetto al 2022, anche se restano alte rispetto al periodo preCovid. 

Tutto ciò in un contesto delicato, tra i costi di materie prime e dell'energia e la tensione geopolitica.

La seconda giovinezza

Il tessile ha dimostrato di saper reagire, con la sua storica flessibilità. Ma adesso deve intercettare in maniera salda i cambiamenti in corso. Come ribadito anche durante  il dibattito scaturito anche dagli interventi del professor Mauro Magatti dell’Università Cattolica di Milano e del professor Stefano Micelli dell’Università Cà Foscari di Venezia e moderato da Andrea Cabrini: è intervenuto anche Massimo Catizone,  Head of  ESG Advisory di UniCredit. Infatti è stata una partnership attraverso l'intervento di Annalisa Areni, Responsabile Client Strategies di UniCredit Italia.

Presente anche il presidente di Confindustria Varese, Roberto Grassi, accanto ad altri due imprenditori del territorio del settore: il vicepresidente di Confindustria Gianni Brugnoli e il past president di Smi Marino Vago. 

«Nel nostro territorio - ha osservato Grassi - la nostra filiera è ancora tra le più importanti e può avere una seconda giovinezza soprattutto in momenti come questi, attraverso la sostenibilità e l'economia circolare». Ulteriore prova del nove: l'eccellenza del Centro tessile cotoniero con l'appena inaugurato Multilab.  

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Marilena Lualdi

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