VIDEO Scontro in Regione sull’ospedale di Gallarate. Astuti: «Emergenza». Monti: «Strumentalizzazione»

I problemi dell’ospedale di Gallarate approdano in Consiglio regionale, con una discussione quasi interamente “varesina”. Dibattito a tratti acceso, con Samuele Astuti del Pd – primo firmatario della mozione (leggi qui) – che denuncia una «emergenza cristallina», scontrandosi col leghista Emanuele Monti, che ha parlato di un’iniziativa «strumentale». Respinta dai proponenti l’ipotesi di ritirare la mozione per portarla in commissione, il documento è stato bocciato, nonostante il tentativo del gallaratese Luca Ferrazzi (Lombardia Migliore) di fare breccia nella «crisi di coscienza» dei consiglieri di maggioranza, chiedendo il voto segreto.

Il dibattito

«Sempre più urgente» secondo Astuti la mozione sottoscritta anche dai colleghi del Pd, da Ferrazzi e da Giuseppe Licata di Azione-Italia Viva. Un’iniziativa che nasce «dalla grossa mobilitazione dei cittadini che gravitano intorno a quell’ospedale». Il consigliere dem ha ricordato che «l’assessore Bertolaso si è recato a Gallarate, ha riconosciuto la situazione complicata e ha detto che ci sarà la massima attenzione. Ma poi di concreto non abbiamo visto nulla».
Astuti ha allargato il discorso a tutta l’Asst Valle Olona, che ha «perso capacità di attrazione nei confronti dei professionisti. Da nessun’altra parte si è vista una tale fuga del personale sanitario».
Da ciò il richiamo al «senso di responsabilità dell’aula», riprendendo tra l’altro «gli impegni già assunti dall’amministrazione di centrodestra di Gallarate».

Chiusura da parte di Monti, presidente della commissione Welfare e già presidente di quella dedicata alla Sanità nella precedente consiliatura: «Approccio strumentale – ha affermato –. Sulla salute non dovremmo fare campagna elettorale, ma lavorare seriamente per il bene dei cittadini. E questo è un atto che non aggiunge nulla rispetto a quanto emerso a Gallarate in questi mesi. Che senso ha portare qui una mozione copia-incolla del consiglio comunale? Cosa aggiunge alla necessità di avere medici e infermieri, che è il bisogno reale di questo nosocomio?». 

«Fatico a vederne la strumentalità – la replica di Ferrazzi, che alcune settimane fa si era appellato a tutte le forze politiche del territorio per salvare il Sant’Antonio Abate –. Non una è battaglia campanilistica. L’ospedale ha subito un depotenziamento importante. Non trovate più la pediatria, l’urologia, la cardiologia è al limite. Per il nuovo ospedale serviranno almeno otto anni e Busto sta soffrendo enormemente già oggi. Rischiamo di far saltare il sistema pubblico dell’area sud della provincia».

Dai banchi della maggioranza, Luigi Zocchi (Fratelli d’Italia) non si è tirato indietro dicendo che «l’origine di questo male è il progetto di costruire un ospedale unico. Progetto sfilacciato che va avanti da anni». O si decide che questa idea va abbandonata - il senso del suo intervento - oppure investire tanto sulla struttura non avrebbe particolarmente senso. «L’ammalato è grave – ha ammesso – ma le proposte della mozione sono molto generiche e poco cavalcabili. È emozionale e opportunistica».

Il botta e risposta

Assente Bertolaso, è stato il sottosegretario ai rapporti col Consiglio regionale Mauro Piazza a rispondere per la giunta, ricordando le gare effettuate (con difficoltà di reclutamento per via delle domande inferiori rispetto alle necessità), le convenzioni già stipulate e gli investimenti.

Poi, dopo un confronto a seduta sospesa a cui ha partecipato anche l’assessore gallaratese Francesca Caruso, è ripartito il botta e risposta tra Astuti e Monti. «Buffo che definisca la mozione strumentale, mentre non lo è quella presentata dal centrodestra a Gallarate – ha affermato il consigliere dem –. Buffo che dica che mancano contenuti, quando è da mesi che facciamo proposte sull'Asst e da parte sua non è arrivato alcun emendamento. È quasi un insulto a quest’aula richiamarci al silenzio sui temi sanitari. Se lui è stato silente sull’ospedale di Gallarate è perché c’è imbarazzo».
“No”, dunque, alla proposta di Monti di ritirare la mozione per parlarne in commissione.

«Così si chiude la porta in faccia a chi si è speso per l’ospedale», la replica del leghista, che ha fatto sapere che sarà lui a portare il tema in commissione per discuterne con associazioni ed enti interessati: «C’è chi vuole usare la salute per fare campagna elettorale e c’è chi si adopera per il territorio», la stoccata.

Ben diversa l’analisi di Ferrazzi: «Si sta facendo diventare questo tema una questione di parte ed è un grosso errore. State votando contro a quello che i vostri partiti hanno approvato a Gallarate, commettendo un errore formidabile. Il sud della provincia è al collasso».
L’appello cade nel vuoto, l’assise respinge la mozione con voto segreto: 39 i contrari, 26 i favorevoli.

Il commento dei protagonisti