Quarant'anni di cui andare fieri, ma soprattutto felici, e dunque da festeggiare. Perché si è seminato e si continua a farlo, oltre i problemi e oltre anche il periodo più buio, cioè quello della pandemia. Così il Comitato commercianti centro cittadino di Busto Arsizio si è trovato al Cortiletto per una serata che guarda a quanto costruito e quanto ancora verrà realizzato.
Un lavoro spesso nascosto, quello dell’associazione fondata nel 1983 da un gruppo di intraprendenti commercianti. Obiettivo, «valorizzare, rivitalizzare e accrescere le potenzialità economiche e commerciali del centro storico di Busto Arsizio». E quanto esiste a Busto che si tende a dare magari per scontato, invece è nato da intento e impegno del comitato "delle quattro C". I giovedì sera con shopping ed eventi, ad esempio, ma anche le luminarie - ricorda la presidente Alessandra Ceccuzzi - nacquero proprio così. E poi tante altre iniziative, il progetto Tax Free di Ascom che vede molta attenzione, arrivando a quella così innovativa e potente, capace di abbattere una barriera: quella del lavoro delle persone con disabilità, barriera ancora così gigantesca. Con "Commercianti no limits" si è gettato «un seme - osserva Alessandra Ceccuzzi - e si è trovato un terreno fertile». Tant'è che i negozianti ora vogliono ripetere l'esperienza, rafforzarla, renderla ciò che dovrebbe essere: una realtà costante.
Il Comitato motore di un centro città che si apre: giovedì prossimo, la sera un evento riempirà di vita piazza San Michele. Non ci si ferma mai ed era giusto festeggiare giovedì, alla presenza dei soci, del sindaco Emanuele Antonelli e della vicesindaco Manuela Maffioli, del consigliere Paolo Geminiani, dei vertici di Confcommercio, il presidente Rudy Collini e il direttore di Busto Francesco Dallo. Non ruoli, ma amici. E tra essi, Emy Bossi di Mai Paura onlus che ha trasmesso con la sua consueta energia la gioia di lavorare insieme per una città migliore.
Che è poi questa la parola chiave: insieme. «Non c'è mai stato un momento facile per il commercio - rileva Alessandra Ceccuzzi - ma abbiamo appena passato un periodo veramente tosto, quello del Covid. Ce lo lasciamo alle spalle, finché eravamo dentro non si poteva capire, si è lottato davvero per sopravvivere. Ora ci giriamo e sentiamo l'orgoglio e la felicità di essere ancora qua. Siamo arrivati a essere solo 20 soci, tanti negozi chiusi. Oggi siamo un'ottantina, un terzo delle attività del centro». E le porte aperte a chi si vuole unire, perché facendo squadra si risolvono i problemi e si disegna il futuro delle attività e della città.
Torniamo sull'esempio felicemente dirompente di Commercianti no limits, LEGGI QUI. «I colleghi si sono messi in gioco in silenzio, con grandissima umiltà e hanno tirato fuori a quest'esperienza ancora di più di quello che si aspettavano. C'è chi rivuole i ragazzi a breve, la stessa Alessandra Ceccuzzi e lo staff del negozio hanno visto una tale abilità a fare i pacchetti in una ragazza che la vorrebbero nel periodo natalizio.
Il grido è forte come 40 anni fa: «Siamo il cuore di Busto, e dobbiamo battere tutti insieme!».
Marilena Lualdi