/ Busto Arsizio

Busto Arsizio | 05 giugno 2023, 17:13

«Ciao Romy, il tuo modo di essere è stato un dono irripetibile. Continua a sorridere»

La comunità di Borsano ha dato l'ultimo saluto terreno a Romano Canetta, papà del nostro giornalista Riccardo. Una chiesa gremita per un concittadino che amava la vita e la viveva sempre con il sorriso. Una forza ed un esempio invidiabili anche nella malattia. «Ciao Romy, ci manchi già. Ci mancherà il tuo esserci sempre»

«Ciao Romy, il tuo modo di essere è stato un dono irripetibile. Continua a sorridere»

Ciao Romy. La comunità di Borsano, questo pomeriggio, ha dato l'ultimo saluto terreno a Romano Canetta, papà del nostro giornalista Riccardo. Una chiesa gremita per un concittadino che amava la vita e la viveva sempre con il sorriso. Una forza ed un esempio invidiabili anche nella malattia. Alla celebrazione nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo tanti parrocchiani, amici e conoscenti della famiglia; ha voluto esprimere la sua vicinanza anche il sindaco di Busto Emanuele Antonelli

Ci affidiamo alle parole della moglie Carla e del figlio Riccardo per tratteggiare il ricordo di Romano. Un dono per i suoi cari e per le tante persone che l'hanno conosciuto e apprezzato nel suo modo di fare e affrontare la vita.

«Vivi ogni giorno come se non fosse né il primo né l’ultimo, ma l’unico». È la frase che Romano aveva scelto per il suo profilo di WhatsApp, un anno fa. Almeno vent’anni fa, invece, il messaggio che appariva ogni volta che si accendeva il suo primo cellulare diceva «Sorridi al mondo».

E il sorriso ha accompagnato Romano per tutta la vita.

Quel sorriso che oggi gli amici stanno ricordando nei tanti, tantissimi messaggi che ritraggono una persona buona, altruista, solare. Straordinariamente positiva.

«Da uno a dieci, quanto ti senti ansioso o depresso?», gli aveva chiesto solo una settimana fa un meraviglioso medico durante una visita a casa. «Zero», aveva risposto subito. «Mai stato ansioso né depresso».

In questi giorni di dolore insopportabile, ci aggrappiamo a queste parole pronunciate con la voce debole ma senza esitazioni. Ci aggrappiamo al ricordo di un padre e un marito splendido, generoso, paziente.

Romy, quanto sei stato paziente con noi… Ci manchi già tantissimo, e non ci rendiamo ancora conto di quanto ci mancherai. Quanto ci mancheranno le canzoni strampalate che intonavi dal mattino alla sera.

I Gran Premi guardati sempre insieme.

Le tue ricette; le torte che preparavi ogni domenica.

Ci mancherà il tuo esserci sempre.

Il pragmatismo e la leggerezza con cui sapevi approcciare i piccoli e grandi problemi.

Hai affrontato la malattia con consapevolezza, coraggio, determinazione.

«Un guerriero», ti ha definito la dottoressa Di Cesare, medico dalla disponibilità straordinaria.

Ringraziamo lei e tutti i medici e gli infermieri che si sono presi cura di Romano in questi mesi difficili.

Ringraziamo gli amici che continuano a esserci vicini, anche con telefonate notturne così preziose per riempire questo vuoto gigantesco.

Ringraziamo Gaetana per l’aiuto fondamentale.

Ciao Romy, il tuo modo di essere è stato un dono irripetibile. Continua a sorridere.

I tuoi Carla e Riccardo.


A. M.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A DICEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore