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Territorio | 03 giugno 2023, 10:01

Gavirate Città e abbattimento dei tigli: polemica in consiglio comunale

La minoranza di "Gavirate Civica" si astiene sulla proposta di "promozione" del Comune: «Servizi ridotti al lumicino». Il sindaco Alberio risponde all'interrogazione di "Viva Gavirate": «Sugli alberi non è stata ancora presa una decisione, al massimo ne saranno tagliati cinque»

Gavirate Città e abbattimento dei tigli: polemica in consiglio comunale

Giovedì 1° giugno si è tenuto, in streaming, il consiglio comunale di Gavirate. Due gli argomenti all'ordine del giorno: la proposta di richiedere al Presidente della Repubblica il riconoscimento di Città per Gavirate e il progetto di rifacimento dei marciapiedi della centrale via Cavallotti e il conseguente possibile abbattimento dei tigli. 

«L’amministrazione comunale ritiene che il Comune di Gavirate possa avere i requisiti per pregiarsi del titolo di Città, soprattutto in considerazione della sua storia e dell’importanza del patrimonio storico-artistico e del ruolo centrale che sempre ha assunto per il territorio circostante e che tuttora riveste stante la molteplicità dei servizi attivi in campo economico, culturale, amministrativo, scolastico e sportivo» ha spiegato il sindaco Alberio.

La maggioranza dei consiglieri ha approvato quanto proposto in delibera, ad eccezione dei consiglieri di minoranza Elena Silvestri e Francesco Cassani (Gavirate Civica), che si sono astenuti.

Il capogruppo Cassani ha motivato con fervore questa scelta: «Gavirate, negli ultimi tempi, ha subito un netto calo della popolazione, ci sono un centinaio di alloggi disabitati, quindi Gavirate non attira. La ricettività alberghiera è ridotta quasi a zero, tant’è vero che il Sunset Hotel è stato affittato in esclusiva al gruppo sportivo australiano a causa della mancanza di clienti. La scuola primaria di Oltrona ha ormai una classe sola, la scuola materna comunale ha una ricettività di 120/130 posti dei quali sono occupati solo 40, con un orario che non comprende il pre-asilo e il post-asilo, con un deficit di bilancio di 128.000€, mentre le scuole paritarie di Oltrona e Voltorre sopravvivono senza alcun fondo comunale». 

«I servizi ATS sono ridotti al lumicino, la pretura, il giudice di pace e il catasto sono spariti. La viabilità è un disastro, via Rovera, via Calcinate e via del Chiostro sono diventate invivibili. L’amministrazione è molto lenta, come ad esempio per la realizzazione dei due ponti ciclopedonali per l’attraversamento di viale Ticino e sulla SP1 in prossimità del centro commerciale, di cui si è iniziato a parlare nel 2008 e che l’attuale amministrazione, nel 2018, ha deciso non essere più strategici e al posto dei quali ha deliberato la costruzione di un passaggio pedonale protetto, così come la pista ciclopedonale che avrebbe dovuto collegare Fignano al lago, mai realizzata. Il mio gruppo decide quindi di astenersi in merito alla proposta» ha concluso il consigliere Cassani. 

La seconda parte del consiglio è stata poi dedicata ai lavori previsti per l’autunno in via Cavallotti. «Per fugare ogni possibile accusa e polemica da parte dei cittadini, degli esperti in materia e delle associazioni ambientaliste» il sindaco ha risposto alle domande poste dal consigliere di minoranza Roberto Zocchi (Viva Gavirate) nella sua interpellanza in merito ai lavori di rifacimento dei marciapiedi di via Cavallotti e all’eventuale abbattimento dei tigli presenti ai lati della via.

La prima cittadina ha precisato che «una decisione definitiva ancora non è stata presa ma, dopo aver consultato tecnici e agronomi, l’amministrazione è arrivata a formulare tre diverse proposte per il necessario rifacimento dei marciapiedi: l’abbattimento dei tigli, lasciando così spazio ad aiuole e panchine; la posa di apposite griglie contenitive per coprire l’area occupata dalle radici dei tigli, che comporterebbe però il restringimento di circa un metro della carreggiata, rendendo necessario ridurre la strada ad una sola corsia, penalizzando il traffico; l’abbattimento dei tigli malati e di quelli posti in prossimità delle zone carrabili, in tutto 4 o 5 piante, con la realizzazione di aiuole intorno ai restanti tigli e un marciapiede con pietre simili a quelle già utilizzate in viale Matteotti. Quest’ultima è la proposta che ha maggiori probabilità di essere messa in atto». 

Ilaria Allegra Vanoli


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