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| 10 maggio 2023, 11:00

Speciale Formula 1, aspettando Imola. Nicola Petta: «Leclerc e Monza 2019 emozione pura. Ma quest'anno è “noia” Red Bull»

Proseguiamo la nostra marcia di avvicinamento al Gran Premio di Imola del 21 maggio con un'altra voce tra gli amici appassionati di motori e del rosso Ferrari. Oggi tocca all'ingegner Nicola Petta

Nicola Petta

Nicola Petta

Eccoci anche oggi con questa staffetta di avvicinamento al Gran Premio di Imola tra i nostri amici appassionati di motori

Oggi abbiamo il piacere di avere con noi un collega e amico, l’ing. Nicola Petta, che ci segue dalla Puglia, precisamente dalla stupenda Bitonto.

Sono anni che ho il piacere di condividere con lui le giornate lavorative e in qualche momento di pausa dal lavoro ci scambiamo un po' di pareri sulla Formula 1. È ormai consuetudine, il lunedì mattina, sentirci per esaminare un po' nel dettaglio il gran premio del giorno precedente. Nicola, come Stefano, è ingegnere e molte volte chiedo a lui dei pareri tecnici sulle autovetture in pista. 

Lorenzo: Ciao Nicola, innanzitutto ancora grazie mille per la disponibilità. Cosa pensi di questa stagione di Formula 1?

Nicola: «Questa stagione è risultata al momento estremamente noiosa perché non ti aspetti altro che vinca uno dei due piloti della Red Bull. Le altre scuderie e piloti, ad oggi, sono solo una comparsa di questo palcoscenico ormai segnato dai colori della scuderia di Milton Keynes».

In questi anni da appassionato, quale è stato il pilota che ti ha maggiormente emozionato? 

«Senz’altro Charles Leclerc e in particolare la vittoria di Monza nel 2019, dopo tanti anni di buio Ferrari. Purtroppo, queste emozioni sono state un po' al contagocce e ad oggi quasi annullate. Tuttavia, il pilota che sicuramente ha il maggior talento sulla griglia di partenza è Max Verstappen. È senza dubbio un pilota che riesce a far funzionare la macchina in maniera eccezionale, esaltandone al meglio le caratteristiche. Sergio Perez non sempre riesce a tirare fuori tutto il potenziale come Max. Verstappen ha quelle caratteristiche emotive, di intelligenza, di istinto e di tattica tali da portare ad un livello inarrivabile una macchina praticamente perfetta come la Red Bull».

Segui la Formula 1 da tantissimo, noi negli anni stiamo notando come anche le notizie sul Motorsport cerchino maggiormente la spettacolarità. È cambiato, secondo te, il modo di approcciarsi a questo sport oppure si cerca solo di raggiungere più like possibili? 

«Effettivamente seguo da più di 20 anni questo sport. Ho visto annate con gran premi estremamente noiosi e altre annate con tantissima competizione in pista e molto spettacolo. Da quando Liberty Media è entrata nella gestione dello show della Formula 1 ha cercato di introdurre novità che solo in parte hanno acceso le emozioni. Per altre trovate, come la sprint race o bandiere rosse eccessive credo siano solo scelte per ravvivare una gara già segnata e con poche emozioni, una spettacolarizzazione estrema per aumentare like e visualizzazioni.

Queste scelte ritengo che dal punto di vista sportivo non abbiano molto senso. In qualche modo, invece, dovrebbero cercare di trovare soluzioni tecniche per riportare al centro di una gara di Formula 1 la bravura del pilota. Con i regolamenti di oggi, al centro ci sono gli ingegneri che hanno progettato le autovetture. Fino a qualche anno fa si parlava del mercato piloti come quel mercato che poteva spostare gli equilibri di forza da una scuderia all’altra, da un paio di anni si pensa che il miglior affare lo si faccia nei box o in fabbrica, per individuare quegli ingegneri che ti tirano fuori il colpo di genio per realizzare una vettura perfetta».

Un gran premio che ricordi con grande affetto e che porterai sempre con te? 

«Mi ripeto ma senza dubbio il gran premio di Monza del 2019, vinto da Charles Leclerc. Sicuramente è stato il gran premio che mi ha riportato negli anni delle vittorie del grande Michael Schumacher. Vedere un ragazzo cresciuto nella scuderia Ferrari che dopo tanti anni riportava il Cavallino Rampante a vincere a Monza è stata emozione pura».

E questa corsa di avvicinamento al Gran Premio di Imola del prossimo 21 maggio, come la vedi? 

«Vedo questo gran premio come sto vedendo tutti gli altri dall’inizio della stagione. Spero che succeda qualcosa di meccanicamente negativo alle macchine Red Bull e che la Ferrari sia nelle posizioni di testa, lottando con Mercedes e Aston Martin. Altrimenti, anche Imola, sarà una gara dominata da loro».

Rubrica a cura di Lorenzo Pisani e Stefano Sandrini

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