Il capitano, l'esperienza, la lealtà. Meritava il premio del tigrotto del mese, Giovanni Fietta, e anche il rinnovo del contratto che già era nell'aria. Al Bar Franco Enoshop è solo avvenuta l'ufficialità della firma con la presidente della Pro Patria Patrizia Testa.
Giovanni, 38 anni: è grazie a lui, alla sua professionalità, a quella lucidità che si sposa con la passione per il calcio e i colori della Pro che ci si è salvati. C'è poco da dire. Quando le cose si mettevano male, quando dal sogno dei playoff si passava alla paura di poter cadere nei playout, la sua guida sicura ha riportato l'auto tigrotta nella carreggiata.
Eppure è stato un periodo durissimo per Fietta, alle prese con un grave problema familiare. «Posso solo ringraziare tutti - ha detto il capitano - Ho trovato nella Pro Patria, nella presidente, nei compagni, nel direttore, nell'ambiente... - la voce si incrina, il filo del discorso si spezza -Mi hanno sorretto in un momento molto difficile. Sono fiero e orgoglioso di far parte di questa famiglia. E spero di continuare a farne parte».
Le sue lacrime, quelle di una persona autentica, che si commuove ed esprime la gratitudine e l'orgoglio anche così. Poi, si estrae il vincitore della manifestazione "Tigrotto del Mese", alla presenza del Renato Bozzetti e Renata Vantaggio che consegnano il premio del locale.
Sì, premio garantito anche per il tifoso. Ma gli applausi sono tutti per Gio, il tigrotto che commuovendosi ci ha raccontato ancora una volta la sua grandezza oltre il campo.
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