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Busto Arsizio | 17 marzo 2023, 06:00

VIDEO. Le “Giornate Pirandelliane”, il teatro che coinvolge i giovani

L’iniziativa del Teatro Sociale Cajelli a Busto si propone come classicità mista ad innovazione per far partecipare il pubblico e dimostrare che “con la cultura si mangia”

VIDEO. Le “Giornate Pirandelliane”, il teatro che coinvolge i giovani

Luigi Pirandello non è solo un classico da cui imparare, ma è anche attualità: i suoi temi sono senza tempo. Ecco perché il Teatro Sociale “Delia Cajelli” di Busto Arsizio, nell’ambito del progetto “Educarte”, ha deciso di portare sul palcoscenico le “Giornate Pirandelliane” con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico, ma soprattutto i giovani, dando loro la possibilità di toccare con mano la magia del teatro.

L’iniziativa è stata presentata giovedì 16 marzo alla Pasticceria Enoteca Oscar di Busto Arsizio. È stato Luca Galli, direttore artistico del Teatro Sociale, ad aprire la conferenza: «Vogliamo favorire il radicamento sul territorio delle rappresentazioni teatrali, avvicinare le persone al teatro e dare la possibilità anche a giovani attori di lavorare con figure professionalmente affermate».

L’obiettivo è quello di far vivere il palcoscenico alle persone, con una proposta diversa rispetto agli altri teatri della zona che hanno offerte unidirezionali.

Questo - secondo Luca Galli - sarà il compito delle 2 rappresentazioni e della conferenza di Umberto Galimberti nell’ambito delle “Giornate Pirandelliane”: “La maschera nuda della follia - ovvero Enrico IV” (31 marzo ore 21) e “L’uomo dal fiore in bocca” (16 e 17 marzo ore 18),  “Uno, nessuno e centomila - il problema dell’identità” (1 aprile ore 16.30).

A questi spettacoli assisteranno circa 1.000 studenti delle scuole superiori, ma non solo come spettatori: i ragazzi degli istituti artistici stanno lavorando da 3 mesi alla realizzazione dei volantini e delle scenografie.

Spiega il direttore artistico: «La nostra è un’offerta differente da quelle di tutte le altre realtà di Busto: ci sono teatri che, oltre ad avere grandi nomi, danno ai giovani la possibilità di avere un palcoscenico e di contraddire il detto “con la cultura non si mangia”».

 

Questa è la filosofia anche di Federico Grassi, curatore artistico delle “Giornate Pirandelliane”: ha voluto ricordare che - oltre a lui, Tiziana Bagatella e Andrea Gosetti, già affermati a livello professionale - saliranno sul palco anche Samuele Satta e Alessandro Azzimonti, studenti dell’Istituto Cinematografico di Busto Arsizio.

Per Federico Grassi, il teatro deve avere uno spirito pedagogico e formativo, e serve per fornire degli stimoli. Ecco perché si è voluto cimentare nella produzione de “La maschera nuda della follia”, con l’obiettivo di rendere la rappresentazione più moderna e attuale. «Secondo me - ha spiegato - l’attualizzazione è lavorare sulla drammaturgia e capire come il messaggio universale che è nel classico possa riverberare al giorno d’oggi».

Non bisogna quindi aspettarsi una scrittura convenzionale, bensì una scena metafisica e uno spazio non realistico, della mente.

Ma non sta solo in questo l’innovazione: la musica crea un personaggio in più che utilizza le note invece delle parole, ed è un gioco tra identità, maschera, follia e semplicità.

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Alessia Martignon

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