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Busto Arsizio | 08 marzo 2023, 12:11

Il muro contro la violenza sulle donne si amplia. Antonelli: «Sempre più bello e significante»

Questa mattina all’inaugurazione, diversi rappresentati politici e presidenti delle associazioni che si occupano di combattere giornalmente questa piaga

Il muro contro la violenza sulle donne si amplia. Antonelli: «Sempre più bello e significante»

Questa mattina - 8 marzo - al muro contro la violenza sulle donne in viale Piemonte è stato aggiunto un pezzo, dove verrà posto un elaborato realizzato dagli studenti dell’Acof.

Presenti all’inaugurazione il presidente di Amnesty International di Busto Arsizio Shahrokh Farhanghi, la presidente di Varese Marinella Bistoni, la presidente di Eva Onlus Emilia Barni e la coordinatrice del centro antiviolenza Cinzia Di Pilla. Ma anche il sindaco Emanuele Antonelli, l’assessore alle Politiche Educative Daniela Cerana, l’assessore all’Inclusione Sociale e Salute Paola Reguzzoni e l’europarlamentare Isabella Tovaglieri.

«Ogni anno vengono uccise 150 donne solo in Italia – ha introdotto Shahrokh Farhanghi -, a livello internazionale ne vengono uccise 5 ogni ora. Sono numeri spaventosi, noi vogliamo dire stop al femminicidio ma, per farlo, dobbiamo prima dire stop alla violenza sulle donne».

La parola è poi passata al sindaco Emanuele Antonelli: «Nel 2017 sei venuto a chiedermi uno spazio (si è rivolto a Farhanghi) dopo vari tentativi abbiamo pensato a questo, perché da piazza mercato passa tanta gente. C’era già un murales che a me è sempre piaciuto, come significato, e ho sempre notato che quel muro lì nessuno lo sporcava o lo imbrattava. Abbiamo pensato di fare qui una cosa diversa, ed è stata una scommessa: sono passati un sacco di anni e il muro è sempre più bello, nessuno si avvicina e nessuno lo sporca».

La presidente di Amnesty Varese, Marinella Bistoni, ha puntato la luce delle conseguenze sui bambini: «Non avete idea di quanto sia terribile per le famiglie che rimangono per curare questi bambini così traumatizzati da anni di dover assistere a queste violenze in famiglia. Noi ci preoccuperemo sicuramente di implementarlo, perché per noi è motivo di orgoglio».

Poi l’intervento delle tre donne (politiche) di Busto, a partire dall’assessore Cerana: «Oggi è la Giornata Internazionale della Donna, che impone una riflessione su quelle che sono le conquiste che le donne hanno avuto nel campo sociale, della politica e in quello economico. Dove molto si è fatto e molto si deve fare. È una giornata a quella che è la conquista dei diritti, che dovrebbero essere scontanti senza distinzioni di sesso. Ma di fatto il lavoro è ancora lungo, soprattutto in alcune parti del mondo ed è inevitabile che il nostro pensiero vada a quelle donne in altre parti del mondo dove i loro diritti non sono riconosciuti, nemmeno quelli essenziali. La violenza sulla donna è una denuncia di assenza di riconoscimento dell’altro come persona».

L’assessore Reguzzoni ha aggiunto: «Questo muro verrà valorizzato dal progetto di riqualificazione di tutta piazza Mercato, per cui verrà inglobato in una futura area verde e poi, perché no, lancio un appello al sindaco, quando sarà il momento di intitolarla, la piazza potrà avere il nome di qualche donna che, ahimè, non ce l’ha fatta e che ci sia da monito continuo su quello che può succede anche a casa vostra».

Daniela Cerana, prima di lasciare parola a Isabella Tovaglieri, ha ricordato anche le due donne che a livello politico sono arrivate ai vertici: Giorgia Meloni ed Elly Schlein (leggi QUI).

L’europarlamentare ha iniziato ringraziando per poi proseguire: «Oggi ho deciso di celebrare, come membro della commissione per le Pari Opportunità la festa dell’8 marzo in 3 modi» il primo quello di questa mattina nella sua città, il secondo andando a parlare in un sindacato e l’ultimo, ma non per importanza, il presidio davanti al consolato iraniano: Per protestare rispetto alle condizioni delle ragazze in Iran e allargando la solidarietà alle donne in Afghanistan perché, in questo momento, anche un diritto basilare come un diritto alla studio viene negato».

Poi il numero di emergenza sul muro: «La gente deve sapere che non può trovare, non deve trovare, nessuna omertà perché tutti sono solidali nel manifestare nei confronti di chi chiede aiuto, quindi è bellissima questa cosa che sia esposto pubblicamente, come se fosse una mano tesa nei confronti di chi ha bisogno».

Poi la parola è passata alla presidente di Eva e alla coordinatrice del centro antiviolenza che hanno parlato delle richieste di aiuto in aumento, forse proprio grazie alla campagna di sensibilizzazione. «In questi anni almeno un centinaio di donne si sono rivolte a noi perché erano al mercato. Questa settimana abbiamo ricevuto anche due chiamate di notte: una alle 3 e una alle 4.30».

Il centralino dell’associazione è attivo h24 e risponde sempre un operatore qualificato.

Michela Scandroglio

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