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Busto Arsizio | 28 febbraio 2023, 22:01

Ramin Bahrami è cittadino onorario di Busto Arsizio

Cerimonia prima del Consiglio comunale. Alla base della proposta del sindaco Antonelli, il rapporto speciale del pianista con la città, l’attenzione dimostrata verso i giovani, le prese di posizione per la difesa dei diritti umani. Emozione palpabile a palazzo Gilardoni. L'artista: «Spero, da bustocco, di portare la musica nel mondo»

Da destra, Emanuele Antonelli, Ramin Bahrami, Laura Rogora, Manuela Maffioli

Da destra, Emanuele Antonelli, Ramin Bahrami, Laura Rogora, Manuela Maffioli

Ramin Bahrami è cittadino onorario di Busto Arsizio. Pianista apprezzato in tutto il mondo, Bahrami è italiano almeno per una parte della sua formazione (anche al conservatorio Verdi di Milano). Interprete dal talento raffinato, in particolare di Bach, in Italia ha suonato in sedi prestigiose, come il teatro “La fenice” di Venezia, l'accademia di Santa Cecilia a Roma, l'Auditorium Rai di Torino, il Teatro alla Scala di Milano.

L’attribuzione della cittadinanza onoraria, proposta dal sindaco Emanuele Antonelli, si collega alle tante visite in città dell’artista, che si è esibito più volte a Busto Arsizio, all’attenzione dimostrata nell’avvicinare alla musica ai giovani, alle origini iraniane e alle prese di posizione per i diritti umani. Bahrami è stato accolto dalla presidente del Consiglio comunale, Laura Rogora, e dal sindaco Antonelli in un’aula gremita. «Questo – ha sottolineato il primo cuttadino – è il luogo in cui si esercita la democrazia. Consideriamo Ramin Bahrami uno di noi e lui qui si sente a casa. Ci ha scelto, fra i palcoscenici del mondo. La cittadinanza onoraria è anche ringraziamento per un autorevole e coraggioso portavoce dei diritti del popolo iraniano. Ha definito le donne iraniane “eroine”, rivolgendo l’invito a non lasciare passare nemmeno un giorno nel silenzio e nell’indifferenza».

«Ramin Bahrami – ha sottolineato la vicesindaco e assessore alla Cultura, Manuela Maffioli – ci fa un regalo dall’immenso valore. La cittadinanza onoraria va un esponente del mondo della cultura. È un messaggio rivoluzionario contro il degrado e l’inciviltà. La cultura è mattone per l’edificazione dell’individuo».

Così Barhami: «Busto è una città che amo moltissimo, dove ho iniziato a suonare 20 anni fa e a portare la musica di Bach. Spero di essere all’altezza e di portare, da bustocco, la musica nel mondo».

Stefano Tosi

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