/ Busto Arsizio

Busto Arsizio | 15 febbraio 2023, 15:15

VIDEO. Don Lolo, «il sacerdote poliedrico che sapeva ascoltare tutti»

Nella messa celebrata dall’ex allievo del prete ucciso 32 anni fa nel giorno di San Valentino, monsignor Alberto Rocca ha ricordato la figura di un prete desideroso di farsi vicino ai fragili e testimone della vera libertà e pienezza di vita

VIDEO. Don Lolo, «il sacerdote poliedrico che sapeva ascoltare tutti»

Un sacerdote che ha testimoniato la fede con gioia e fermezza, si è fatto carico del male degli altri per trasformarlo in opportunità di riscatto, un prete infiammato dalla carità, desideroso di farsi vicino a chi era solo, ammalato, povero e fragile per testimoniargli la vera libertà e pienezza di vita. Questo era don Isidoro e a ricordarlo erano in tanti, ieri nella basilica di San Giovanni per la messa officiata da monsignor Alberto Rocca, suo allievo e impreziosita dalla corale di San Giovanni.

C’erano tanti sacerdoti di Busto Arsizio: monsignor Severino Pagani, don Gabriele Milani, don Peppino Colombo, don Giuseppe Tedesco, don Francesco Casati, don Matteo Respeghini. C’era il sindaco Emanuele Antonelli e l’ex primo cittadino Gigi Farioli, c’erano gli Amici di don Isidoro e in prima fila la sorella e il fratello con i cognati del prete del sorriso. Insomma tanti che hanno voluto rinnovare il loro grazie alla figura di un prete poliedrico. Come lo ha definito monsignor Rocca: «Una persona poliedrica con una preparazione impeccabile, una forte passione per l’insegnamento, serietà, dedizione al confessionale, all’ascolto di tutte le persone di ogni condizione, animata dall’impegno nella carità e non ultimo il sostegno alle vittime della dipendenza». (VIDEO 1)

E il 14 di febbraio Busto ricorda sempre, ogni anno, in primis il prete del sorriso ucciso 32 anni fa proprio nel giorno di San Valentino. Significative pure le parole dell’omelia del suo allievo che ha ricordato il testamento spirituale lasciatogli dal maestro don Lolo e ha invitato i fedeli a ricordare il prete non nella tristezza, ma con lo sguardo della fede.

Toccanti pure le parole lette da una parrocchiana al termine della celebrazione che ha ripreso un articolo di don Isidoro pubblicato nel lontano marzo 1978 sul settimanale “Luce”, dal titolo “Tragiche tensioni della storia”. Parole che calzano a pennello con le tragedie che stanno attraversando la società di oggi. «Che cosa dire di fronte ai massacri, alle tragiche dimostrazioni di forza militare, alla crudeltà folle che stermina, ai tanti dolori e ai tanti peccati anonimi che intessono il nostro quotidiano? La sfida ha una sola risposta: quella della Verità che diventa sacrificio, quella del dolore che diviene Comunione, quella della Vita che si offre e si fa croce, quella dell’Amore che si rende perdono. Dobbiamo cambiare molto, possiamo subito iniziare, ciascuno per la sua parte. Senza attendere i passi degli altri, seguendo la Via».

Parole queste che risuonano quanto mai vere in questo clima di tensione e malattie.

GUARDA IL VIDEO

Laura Vignati

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore