La luce, offerta oggi come più di trent'anni fa. Così don Isidoro Meschi continua a parlare a chi è in cerca di un senso con la forza della sua parola, del suo esempio.
Dopo la speciale serata dedicata a Don Lolo - LEGGI QUI - ci si prepara alla celebrazione in suo ricordo nella basilica di San Giovanni: il 14 febbraio di 32 anni fa, infatti, don Isidoro morì per mano di un ragazzo che aiutava. Ma il suo messaggio scorre più potente che mai.
La parrocchia di San Giovanni sottolinea quanto le sue parole siano incredibilmente attuali, come queste che risalgono al 1979: «C'è tanto buio oggigiorno, ma vi è pure qualche chiarezza: se noi cristiani non temessimo di essere Vangelo vivo, il male, pur continuando ad esistere fino alla fine del tempo, troverebbe il bene invincibilmente più forte. Se ci amiamo, impariamo nel nome di Gesù ad essere testimoni efficaci della verità e tutto il bene diventerà la ragione quotidiana del nostro vivere e il futuro meraviglioso del nostro esistere».
La celebrazione in ricordo di don Isidoro martedì all 21, sarà presieduta da monsignor. Alberto Rocca, dottore dell'Ambrosiana ed allievo di don Isidoro negli anni del liceo. Venne ordinato sacerdote nel 1992 dal cardinale Martini, dopo aver compiuto studi teologici nei seminari arcivescovili di Milano. Un anno dopo la scomparsa di don Isidoro.