Con un video il sindaco di Angera Alessandro Paladini Molgora ha voluto fare gli auguri per le festività natalizie ai suoi concittadini e fare il punto sulla crisi di giunta che lo ha lasciato senza maggioranza (LEGGI QUI)
Venerdì 30 dicembre alle 19 è convocato il consiglio comunale dove verrà costituito il gruppo di indipendenti formato dai quattro ex consiglieri di maggioranza capitanati dall'ex vicesindaco Marco Brovelli. Un altro punto all'ordine del giorno è proprio la revoca delle deleghe a Brovelli e all'ex assessore Francesca Burattinello. Terzo punto la nomina del nuovo vicesindaco Antonio Campagnuolo.
Tutti argomenti che non prevedono una votazione essendo comunicazioni; seguiranno poi la lettura e l'approvazione del verbale della seduta del 28 novembre e la revisione ordinaria delle partecipazioni del Comune.
Punti che prevedono un voto finale ma che anche qualora venissero bocciati dal consiglio comunale non comporterebbero l'automatica caduta della giunta, ma certo farebbero emergere in modo netto la crisi politica in atto.
I numeri parlano chiaro: dalla parte del sindaco ci sono cinque consiglieri, lui compreso, con gli "scissionisti" quattro consiglieri, tre invece sono gli esponenti della minoranza di Allea, mentre l'altro gruppo di opposizione "Insieme per Angera" vicino alla Lega, ha un solo consigliere.
La situazione è di stallo al momento, molto dipenderà dall'atteggiamento che le minoranze assumeranno: la giunta cadrebbe in caso di dimissioni simultanee della maggioranza dei consiglieri comunali, il che porterebbe al commissariamento del Comune e alle elezioni anticipate. Per poter votare nella finestra elettorale della tarda primavera del 2023 le dimissioni dovrebbero però arrivare a breve, altrimenti il rischio è di dover aspettare per avere il nuovo sindaco la primavera del 2024.
Il primo cittadino come ha ribadito ancora una volta nel video non intende mollare.
«La maggioranza si è spaccata ma il grande vantaggio della democrazia è che è il consiglio comunale ad essere sovrano e a svolgere un ruolo di garanzia contro ogni possibile sopruso - ha affermato Paladini Molgora - il commissariamento non farebbe male a me che ho completato nove decimi del mio doppio mandato ma alla città perché metterebbe a rischio tante opere».
Per questo il sindaco non intende dimettersi ma anzi ad accelerare sui vari dossier sul tavolo del Comune.
«Sono il comandante di una nave con delle grosse falle a pochi passi da porto - la metafora utilizzata dal primo cittadino - per questo devo essere ancora più presente e determinato nel portare avanti le opere in corso e che rischiano di non partire. Siamo riusciti ad esempio a lanciare la gara del cinema Roma, ma in caso di commissariamento a forte rischio ci sarebbero ad esempio le ciclabili. Ci stiamo dando da fare al massimo per sfruttare il tempo che ci resta; il futuro adesso dipende dalle scelte di altri e noi non possiamo fare nulla».