Busto Arsizio - 24 dicembre 2022, 11:15

L’abbraccio di Busto a Bobo Tagliabue

Gremita questa mattina la basilica di San Giovanni per i funerali. Nell’omelia don Peppino Colombo ha ricordato l’intensa attività del bustocco amante della montagna

«Tutti avremmo desiderato che la sua vita fosse più lunga». Don Peppino Colombo ha centrato soprattutto su questo l’omelia durante le esequie di Bobo Tagliabue, il noto bustocco amante della montagna (leggi qui): con tre riflessioni di alto valore spirituale accompagnate da parole di consolazione ha voluto far capire a familiari, parenti e amici la sua vicinanza.

E lo ha fatto ricordando una frase che calza a pennello con il periodo dell’Avvento: “Il Signore verrà”. «Proprio in questo periodo ci invita ad attenderlo, ad aspettarlo, come era in uso al suo tempo quando inaspettatamente bussava alle porte, ma occorreva stare all’erta, perché nessuno sapeva quando sarebbe venuto. Il Signore arriva a qualsiasi età: occorre saperlo attendere».

Ha poi ricordato l’intensa attività di Bobo - che aveva anche lavorato nella cartoleria e poi nella tipografia di via Carducci - cercando parole di conforto. «Il Signore verrà e sarà lui a dire l’ultima parola della nostra vita e a valutare la nostra condotta se conforme alla sua volontà – è la seconda riflessione – Gesù è l’unica nostra speranza di fronte alla morte. Rompiamo l’indifferenza e ricordiamoci che la morte non è un baratro, ma un ponte per passare da una vita provvisoria alla vera vita, quella eterna».

Tante le persone che hanno voluto dare l’ultimo saluto, tra cui il sindaco Emanuele Antonelli e l’assessore all’istruzione Daniela Cerana. Gremita la basilica di San Giovanni.

L. Vig.