Cassano Magnago ha la sua casa di comunità, un luogo che interseca servizi medici e sociali, una diramazione di Asst sul territorio (serve anche altri comuni: Cairate, Cavaria con Premezzo, Solbiate Arno, Jerago con Orago, Oggiona con Santo Stefano, Albizzate). Basta girare per gli spazi nello storico edificio di via Buttafava (al civico 15) per comprendere i servizi offerti.
Ci sono un locale dedicato ai prelievi, un Pua (punto unico di accesso, per i servizi di Asst Valle Olona), un Laboratorio gestito da infermiere di famiglia/comunità, un’area materno infantile, un ambulatorio per la telemedicina e le cronicità, un’area psicosociale. Servizi già operativi. Locali, rimessi a nuovo, inaugurati oggi, 15 dicembre.
«Sono nuovi servizi aperti al territorio, il percorso della sanità territoriale prosegue. Ma, oltre ai luoghi, sono importanti le persone che ci lavorano». Così il direttore di Asst Valle Olona, Eugenio Porfido. Il sindaco di Cassano, Pietro Ottaviani (con lui il parigrado di Cavaria, Franco Zeni): «La casa di comunità non è solo un luogo fisico. È un sogno che per noi si avvera, che offre qualcosa alle famiglie». Cenno alla mancanza di medici di base e successiva sottolineatura: «Questo luogo è una cosa in più. Mancava al nostro territorio. Sui medici di base, spero che il problema venga risolto così come ne sono stati risolti altri».
Ampi cenni di assenso da parte di Emanuele Monti, presidente della Commissione Sanità in Regione e promotore della Legge di riforma sanitaria, che ha sottolineato: «Questo sarà un luogo vivo. Un luogo importante per il sociale, per la sfera della disabilità e per i caregiver. Ora, sul territorio, avete un interlocutore in più. Oltretutto vicino. Certo, il percorso da fare è lungo, ma per partire c’è bisogno di luoghi. E per la prima volta vedo che le cose vanno avanti».