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Busto Arsizio | 14 dicembre 2022, 18:02

Ospedale, Pnrr, energia. Le preoccupazioni di Antonelli: «Le buche nelle strade di Busto non diminuiranno»

Dalla fuga dei medici dall’ospedale («Domani ne parlerò con Berolaso») ai vincoli «troppo stringenti» del Pnrr, fino ai rincari energetici che non consentiranno di intervenire su verde e strade come si vorrebbe: «Guardate bene dove mettete i piedi». Il sindaco di Busto non nasconde i problemi incontrando i cittadini all’Università della terza età

Ospedale, Pnrr, energia. Le preoccupazioni di Antonelli: «Le buche nelle strade di Busto non diminuiranno»

Dai problemi dell’ospedale cittadino ai vincoli e tempistiche stringenti del Pnrr fino ai rincari dell’energia.
Sono tanti i motivi di preoccupazione di Emanuele Antonelli, e il sindaco di Busto Arsizio non l’ha nascosto nell’ultimo appuntamento dell'anno con l'Università cittadina per la cultura popolare, presieduta da Carlo Magni.

Affiancato dall’assessore alle Politiche educative Daniela Cerana, Antonelli ha incontrato nel pomeriggio i cittadini – in particolare della terza età – al Museo del Tessile. Elencando una serie di criticità, a partire dalle bollette impazzite: «Ci eravamo lasciato l’anno scorso con le cose che non andavano bene per il Covid, ora c’è una guerra alle porte dell'Europa che ha scombussolato i piani dell’amministrazione – ha detto –. Il prezzo dell’energia non ci ha messo al tappeto, ma gli 8 milioni di costi in più che abbiamo sostenuto in questi mesi sono soldi che togliamo da qualche altra parte».

Quindi ecco l’avvertimento: «Guardate bene per terra quando camminate, perché le buche ci saranno ancora». Un “avviso” che ha fatto storcere il naso a qualcuno. «Investiremo quanto l’anno scorso nelle strade, ma nel frattempo i costi dei servizi sociali in costante aumento quest’anno sono esplosi».

Per la manutenzione di strade e marciapiedi, in sostanza, si farà il possibile. Stesso discorso per il verde: «Potare il viale Boccaccio, per esempio, ci costa un milione. Oggi questi soldi non li abbiamo e non so se li avremo mai più». Antonelli ha anticipato l’intenzione di tagliare rami e foglie intorno ai lampioni, intervenendo dunque soprattutto per motivi di sicurezza: «Ci saranno polemiche, ma non mi importa».

A preoccupare l’amministrazione è anche il discorso relativo al Pnrr: «Siamo stati bravi a portare a casa 80 milioni, il tema però è come spenderli», ha spiegato il sindaco, evidenziando come i vincoli presenti nei bandi abbiamo condizionato i progetti: «Molti stanziamenti erano basati su sociale e cultura. Ma la cultura, per quanto importante, non porta soldi nell’immediato e quindi noi andremo a spendere dei fondi che dovremo poi restituire all’Europa senza un ritorno economico».

Senza contare le difficoltà per i Comuni che lavorano con «pochissimo personale» e i costi lievitati rispetto a qualche mese fa: «Con gli stessi soldi previsti prima che i prezzi aumentassero potremo fare meno cose “di qualità”. E questo comporta uno spreco di soldi pubblici. Oggi non sono sicuro di spendere bene perché i prezzi sul mercato sono drogati».
L’auspicio è che l’Europa se ne renda conto e che intervenga sul vincolo di terminare le opere entro marzo 2026: «Troppo stretto per il pubblico».

Altro tasto dolente: la sanità. Più che sul nuovo ospedale, Antonelli si è soffermato su quello attuale: «I migliori medici se ne stanno andando – ha ammesso –. C’è chi parla di una cattiva organizzazione interna, chi di mancanza degli anestesisti, chi ancora di stipendi più alti nel privato. Una cosa è certa: le cose non stanno andando bene. Gli investimenti vengono fatti, ma mancano le risorse umane».

Martedì prossimo verrà inaugurata la casa di comunità in viale Stelvio prevista dalla legge regionale. «Ma anche in questo caso il tema sarà il personale». Domani il primo cittadino dovrebbe incontrare l’assessore regionale alla Sanità Guido Bertolaso: «Gli chiederò di venire a Busto e di sentire tutte le campane, non solo i vertici. Lui è una persona molto pratica, speriamo riesca ad aiutarci».

Tra gli altri aspetti toccati, l’inaugurazione del sottopasso di Sant’Anna prevista tra aprile e maggio, il bando per il palaginnastica di Beata Giuliana che dovrebbe essere affidato a marzo, la vendita delle quote di Agesp Energia di cui si discuterà sabato mattina in commissione.

L’assessore Cerana si è invece soffermata sulla situazione delle scuole. Di recente in alcune strutture ci sono stati dei problemi con le caldaie installate nel 2004. Gli spegnimenti previsti dal piano per ridurre i consumi hanno messo in crisi degli impianti datati, che a questo punto verranno mantenuti accesi ma con temperature ridotte.

Riccardo Canetta

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