/ Busto Arsizio

Busto Arsizio | 14 dicembre 2022, 11:05

Maggioni (Pd): «Tempi strettissimi per le decisioni su Agesp, impossibile per il Consiglio analizzare il tema»

Il capogruppo del Partito Democratico contesta in una nota le modalità con cui si è arrivati alla «prospettiva di un’alienazione di quote o di una diversa composizione sociale» che «non è mai stata ipotizzata», lamentando «il silenzio dei mesi scorsi»

Maggioni (Pd): «Tempi strettissimi per le decisioni su Agesp, impossibile per il Consiglio analizzare il tema»

Sabato mattina – in un giorno inconsueto e in deroga alle misure stabilite per contenere i costi dell’energia – in una commissione convocata d’urgenza ci si occuperà della decisione di vendere il 70 per cento di Agesp Energia.

Le modalità con cui si arriva alla discussione hanno causato il disappunto del capogruppo del Partito Democratico Maurizio Maggioni. Il quale evidenzia in una nota che «i consiglieri comunali hanno ricevuto solo ieri sera i documenti dell’atto di indirizzo per “la procedura di gara per l’alienazione del capitale sociale di “Agesp Energia Srl” che Il sindaco e la maggioranza vogliono approvare entro Natale. Questa decisione importante per il destino della società Agesp Energia e per la stessa Agesp e tutte le sue partecipazioni in altre società, viene assunta in tempi strettissimi, che impediscono al Consiglio una seria ed appropriata analisi del problema». 

Maggioni osserva che «la prospettiva di un’alienazione di quote o di una diversa composizione sociale non è mai stata ipotizzata, né nel mese di febbraio scorso quando è sato deliberato il Dup, con le prospettive delle partecipate, né quando in luglio è stato approvato il bilancio consolidato riguardante le partecipate, e nemmeno quando in settembre è stata organizzata, su richiesta delle minoranze, l’audizione di Agesp e delle sue articolazioni, durante la quale le minoranze hanno avanzato domande circa le prospettive dei servizi».

«Il silenzio dei mesi scorsi – scrive Maggioni – propone oggi un interrogativo generale, circa la fiducia che possa essere attribuita a tutte le affermazioni che sindaco o assessori o amministratori hanno fatto, fanno o faranno nelle sedi ufficiali. A dispetto di questo metodo, che non è certo garanzia di buon lavoro, io e i consiglieri che rappresento valuteremo il merito del problema ponendo però innanzitutto, ma non solo, un quesito fondamentale: se l’amministrazione  è stata incapace di allargare, come era stato più volte richiesto anche dai banchi della maggioranza, la platea sociale e territoriale delle nostre “aziende”, per renderle più adeguate ai compiti e ai diversi assetti conseguenti alla costituzione di Neutalia e alla cessazione di Accam, qual è la prospettiva di Agesp, capogruppo, e quale la capacità di intervento di Agesp Attività Strumentali?».

Il capogruppo consiliare del Pd chiosa con toni critici: «Accanto ai tanti altri aspetti che dovranno essere analizzati dettagliatamente e per intero per essere oggetto di una sensata decisione su Agesp Energia, il silenzio dei mesi scorsi non depone certo a favore del necessario chiarimento circa l’intero assetto delle partecipate che è il nodo centrale del problema».

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore