Fa discutere anche a Busto la vicenda bonus cultura per i giovani. Arriva una mozione urgente di Popolo, Riforme e Libertà.
«Premesso che l’Amministrazione di Busto Arsizio con coerenza da anni persegue convintamente una politica tesa a porre la cultura e la fruizione consapevole della lettura, del cinema e delle arti come elemento prioritario di crescita civile, sociale ed economica - scrivono i consiglieri Gigi Farioli, Emanuele Fiore e Giuseppina Lanza - Premesso che in questi giorni, anche con l’encomiabile investimento pubblico- privato in località ex Mizar e il coinvolgimento del Sistema Cinema Città si dà concreta testimonianza di tale impegno. Che è stato presentato emendamento da Fratelli di Italia, Lega e Forza Italia nei lavori parlamentari inerenti la legge di bilancio che propone l’eliminazione del bonus cultura per i giovani».
Allora si passa alla richiesta: «Che il consiglio comunale ritiene inaccettabile, alla luce del famoso aforisma agostiniano "Le parole muovono , ma gli esempi trascinano", che proprio dal governo nazionale giungano segnali così disincentivanti rispetto all’educazione alla cultura , forse alla luce del ritorno in auge del tremontiano e infelice detto ( oltretutto smentito da ogni seria analisi economica , prima che civile e sociale) "Con la cultura non si mangia". Il consiglio comunale impegna Sindaco e Giunta a porre in essere ogni utile iniziativa politica ed istituzionale affinché venga reintrodotto il bonus nelle forme e nei modi oggi previsti dalla legge almeno fino a che non verranno identificate iniziative tese a garantire concreto sostegno all’investimento in cultura soprattutto per i giovani».