Questo weekend l’esposizione di moto d’epoca al Museo del Tessile

È stata presentato oggi - 7 dicembre - in Comune a Busto Arsizio la mostra di moto d’epoca che si terrà al Museo del Tessile questo fine settimana. Un’esposizione, organizzata dal Moto Club Bustese con un totale di circa 60 moto, dedicata a 4 marchi che hanno fatto “la storia delle moto”: Moto Guzzi, Moto Laverda, Kawasaki e Triumph. Ma non solo, durante la presentazione anche la nascita di un’idea: la sfilata delle moto in primavera.

«Quest’anno, in occasione del centenario, abbiamo organizzato un sacco di iniziative ed eventi - spiega il presidente del Moto Club Bustese Alfio Crespi -, siamo stati fermi due anni per la pandemia e adesso siamo pronti a ripartire».

Sullo scopo benefico della mostra ha spiegato: «È sempre stata fatta per beneficenza, quest’anno abbiamo sposato la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus». E sul perché della scelta: «Un nostro socio, Luca Colombo, si è trasferito a Ospedaletti perché la figlia ha questa malattia. Miriam fa anche la testimonial. Quindi, quest’anno abbiamo sposato questa causa». E prosegue: «Ok le moto, ma la solidarietà per noi è molto importante. La nostra parola d’ordine è: fare del bene, fa bene».

Il programma di questo weekend: «Partirà alle 10 di sabato con la benedizione del parroco di San Michele, poi arriveranno gli “Amici in Vespa” e proseguirà fino al pomeriggio; alle 18.30 faremo un’apericena. La domenica, invece, pranzo alle 12.30 per chi vorrà».

Il sindaco, Emanuele Antonelli, ha detto: «Di solito fate il pieno perché di amanti di queste moto ce ne sono tantissimi, ma secondo me era giusto farlo sapere» e ha poi definito il Moto Club: «Una grande famiglia».

Poi, proprio con l’assist del primo cittadino, si è iniziato a parlare della possibilità di fare una sfilata di moto d’epoca in città, essendo che il presidente Alfio Crespi è anche il responsabile nazionale dei circuiti cittadini.

Ha poi concluso il vicepresidente Giorgio Giani: «Al di là della passione per il vento in faccia, andare a conoscere la tradizione storica, tecnica e culturale legata alle moto, aiuta a far crescere tutti noi e le persone che ci sono vicine. Per quanto riguarda il successo della mostra, io ho bisogno di un solo dato: quanta beneficenza riusciremo a fare».