Busto Arsizio - 11 novembre 2022, 18:50

Una pena più umana quando i detenuti possono giocare con i figli

Nella casa circondariale di Busto è stata inaugurata la ludoteca, resa possibile da un contributo dei Lions Gorla Valle Olona. Un modo per facilitare le relazioni familiari, in un luogo dove i piccoli possono sentirsi a loro agio

Rendere la pena più umana, creare un clima il più possibile familiare allentando eventuali tensioni. Questo vuole essere la ludoteca inaugurata oggi pomeriggio, 11 novembre, alla casa circondariale di via per Cassano con finanziamenti del Lions club Gorla Valle Olona.

Superato il metal detector, accanto alle sale degli avvocati che si allineano al piano terra, si apre un’auletta colorata, un angolo che contrasta con l’ambiente intorno, uno spazio-giochi con banchi gialli e verdi, costruzioni ludiche, materassini, pareti tappezzate di immagini gioiose, quadretti, palloncini, disegni dove i piccoli possono sentirsi a loro agio, dove i bimbi dai 3 ai 10 anni possono incontrare papà o nonni detenuti in un clima più affettuoso, più umano.

«È da tre anni che avevamo in mente il progetto – ha spiegato il direttore Orazio Sorrentini – ma a causa del Covid tutto si era bloccato. Si tratta di un progetto importante che inerisce ai rapporti con la comunità esterna, elemento fondamentale per il trattamento educativo».

A rendere possibile il taglio del nastro è stato il Lions club Gorla Valle Olona che in epoca pre-Covid aveva organizzato una serata teatrale con “I dilettanti allo sbaraglio”, curata dalla compianta Lillina Loyonet Fontana, il cui ricavato è stato destinato alla sistemazione della ludoteca del carcere.

«In precedenza c’era una struttura ma con giochi fatiscenti – ha spiegato il presidente Lions Adelio Colombo – Abbiamo destinato 4mila euro per la sistemazione della sala e la sostituzione degli arredi». «Come Lions siamo venuti a conoscenza di particolari necessità – aggiunge l’ex presidente Lions, l'avvocato Walter Picco Bellazzi – e siamo intervenuti. Andando in carcere per lavoro ho visto che c’era la necessità di un ambiente più dignitoso e più fruibile per i piccoli. Così abbiamo voluto destinare la somma a questo intervento: un modo per andare incontro a bambini già sfortunati, affinché possano trascorrere quei minuti di attesa in un ambiente dove sia possibile svagarsi».

Un ambiente accogliente, che ricorda la scuola materna che permette ai bambini di stare e giocare con i loro papà e sostenere così la genitorialità che molto spesso la detenzione affievolisce. I disegni sono stati realizzati dai detenuti. Significativa la frase in inglese di Antonie de Saint-Exupery che viene ripetuta spesso sui disegni che abbelliscono la saletta: “To be a man is precisely to be responsible”, per essere un uomo bisogna essere responsabili. All’inaugurazione erano presenti i soci Lions e il sindaco di Ferno Sarah Foti.

Laura Vignati