Una giornata importante, che si è aperta al Portichetto delle Memorie nel piazzale don Angelo Volontè con la cerimonia dell’alzabandiera e la deposizione della corona, per poi arrivare in villa Tovaglieri. Qui i ragazzi del Liceo Pantani, insieme al coro degli Alpini di Cassano Magnago, hanno dato vita ad un momento di riflessione e piantato delle nuove piante nel Giardino della Riconoscenza. A concludere gli eventi del 4 Novembre a Busto, al Museo del Tessile, è stata inaugurata la mostra “Si combatteva qui!” sulle due guerre mondiali.
La vicesindaco, nonché assessore alla Cultura, Manuela Maffioli, arrivata in villa Tovaglieri, ha sottolineato: «Sono molto felice che sia stato scelto un anno fa questo angolo del giardino della villa a cui dedicare una parola importantissima: la riconoscenza. Ma vorrei aggiungere “alla memoria”, perché queste due cose devono entrare a far parte della nostra sensibilità culturale. È un bellissimo segnale che ci arriva da un istituto della nostra città».
Manuela Maffioli ha ringraziato, non solo Cinzia e Mauro Ghisellini, ma anche i ragazzi: «Sono ragazzi di quinta, perché si parla di un tema che viene svolto nel programma dell’ultimo anno. Ma ha un significato ulteriore che ci sia sempre una classe quinta qui, a rappresentare la scuola e idealmente tutti i ragazzi e gli studenti della città: il cosiddetto passaggio del testimone». E ha spiegato: «Perché al termine del percorso scolastico, si affacceranno a una nuova fase della loro vita e noi speriamo portino con sé anche il senso di tutta questa esperienza. Ma lasciano un testimone a scuola a chi succederà loro, in un prosieguo ideale di un percorso importantissimo».
«Un grazie particolare a questi ragazzi che anche in questa circostanza dimostrano il loro senso civico» ha proseguito il discorso Laura Rogora, presidente del consiglio comunale che ha poi letto la conclusione della “Leggenda del Piave”: «Oggi ha un significato attualissimo, ancora di più in occasione di queste celebrazioni. L’eroismo dei ragazzi di allora per portare all’unità della nostra nazione è stato fondamentale, ed è fondamentale perché rimane il coraggio di questi ragazzi e il vostro, per proseguire un cammino verso la pace».
Ha poi parlato rivolgendosi ai ragazzi la professoressa Irene Pellegatta: «Oggi siamo qui, soprattutto, per ricordarci a vicenda che dobbiamo stare molto attenti. Perché l’uomo, purtroppo, non impara dal passato. L’uomo dimentica. E forse questo è un meccanismo di difesa di cui la natura ci ha dotati per permetterci di continuare a esistere».
Poi, alcuni ragazzi hanno letto i ricordi di alcune persone che la guerra l’hanno vissuta: Giosuè Borsi, Alberto Ghisalberti, Ubaldo Baldinotti, Daniele Rovello. Letture intervallate dal rumore degli spari e dai canti del Coro degli Alpini.
In conclusione del ricordo, sono stati letti dai giovani tutti i nomi dei concittadini che hanno perso la vita e l'esecuzione dell’Inno di Mameli, simbolo dell'unità nazionale. Poi la piantumazione nel Giardino della Riconoscenza, con gli assessori Maffioli, Rogora, Salvatore Loschiavo, i consiglieri comunali Simone Orsi e Orazio Tallarida insieme ai ragazzi.