Busto Arsizio - 01 novembre 2022, 08:20

Cimiteri, la pietà è morta. Anzi rubata

Anche nei giorni legati alla commemorazione dei defunti fioccano segnalazioni di furti di fiori e non solo a Busto Arsizio

Uno dei cartelli che invitano i ladri a lasciare in pace l'omaggio ai defunti a Busto

I cimiteri tirati a lucido per le ricorrenze dei defunti e il grande afflusso di visitatori. Ma questa attenzione e questo movimento a Busto Arsizio non mettono al riparo dai ladri.

Anzi, i disgraziati che puntano a fiori su tombe e loculi si sentono persino invitati dall'accresciuta quantità di potenziale refurtiva. Rubare fiori dalle lapidi dei morti è uno degli atti più vergognosi che esistano, eppure frenare questo orribile reato sembra proprio un'impresa in salita, dallo sdegno che periodicamente si raccoglie nei cimiteri di Busto Arsizio, Sacconago e Borsano.

in questi giorni di visite non mancano ulteriori segnalazioni, addolorate e spesso anche infuriate, da parte dei parenti che si erano presi cura della tomba del proprio caro e poi l'hanno trovato inesorabilmente depredata. Fiori spariti soprattutto, ma c'è chi si trova anche senza vaso, o altro materiale.

Per chi si reca con frequenza assidua al camposanto, è una ferita aperta e di fronte alla quale ci si sente impotenti. C'è chi combatte a chi suon di cartelli e biglietti, cercando di smuovere le coscienze. Come una persona che si prende cura con affettuosa solerzia dell'area verde davanti alla lapide del proprio familiare e ha voluto mandare il messaggio con un cartello tra i fiori: «Si prega gentilmente di non portare via i fiori dai miei cari».  Un invito civile che colpisce, per la sua delicatezza ed educazione di fronte alla crudeltà silenziosa dei ladri.

Ma. Lu.