Ancora un episodio di razzismo nei campi di calcio delle giovanili del Varesotto. Dopo l'episodio avvenuto a Gallarate una decina di giorni fa (leggi QUI), dove l'allenatore di una formazione di calciatori di 16 anni aveva insultato con un termine fortemente discriminatorio un ragazzo della squadra avversaria, emerge una situazione simile datata 13 ottobre sempre a Gallarate.
Durante un momento di gioco delle giovanili tra Torino Club e Città di Varese, un ragazzo dell'Under 18 della squadra ospite, come scritto dal giudice sportivo, «rivolgeva urlando nei confronti di un calciatore avversario una frase discriminatoria e volgare».
Il gravissimo episodio non è stato sottovalutato dalle due società e nemmeno dal giudice che ha comminato 10 giornate di squalifica al giovane oltre a una multa da 100 euro alla società biancorossa perché «un proprio sostenitore durante la gara tentava di entrare indebitamente sul terreno di gioco danneggiando la rete del cancello d'ingresso».
Una presa di posizione è arrivata anche dalle società coinvolte, che hanno condannato l'accaduto. In particolare il Città di Varese ha reso pubblica la vicenda commentandola con un comunicato dopo la decisione del giudice sportivo.
Ecco il comunicato
Il Città di Varese, in merito ai fatti della partita di Under 18 Regionale di giovedì 13 ottobre a Gallarate in casa del Torino Club, condanna senza riserve quanto accaduto.
Il Giudice Sportivo del Comitato Regionale Lombardia, attraverso il Comunicato odierno, ha comminato 10 giornate di squalifica a un nostro tesserato per la frase a carattere discriminatorio rivolta ad un giocatore avversario.
Da parte della nostra società c’è stata, da subito, la totale presa di distanze sul comportamento del giocatore. Lo stesso calciatore, che ha riconosciuto immediatamente l’errore per l’espressione pronunciata tanto da scusarsi subito con la società, squadra e il giocatore, si è dimostrato pronto ad un gesto riparativo e – di concerto con i responsabili del Settore Giovanile – si è convenuto che sarà a disposizione della pre-agonistica in qualità di dirigente-arbitro almeno per tutta la durata della squalifica.
Il Giudice Sportivo ha sanzionato, poi, la società con 100 euro di multa per il comportamento dei genitori. Gli stessi genitori che protagonisti del gesto contestato si sono già resi disponibili a risarcire i danni e pagare l’intero importo della multa comminata alla nostra società.
Il Città di Varese nelle persone del presidente Stefano Amirante e del responsabile del settore giovanile Roberto Verdelli coglie l’occasione per sottolineare come il rispetto degli avversari e delle regole fondamentali dello sport siano a fondamento imprescindibile della attività della società stessa con la serena determinazione nel far si che questo ingiustificabile fatto non si debba mai più ripetere.