Nuovo blitz del gruppo Centopercento animalisti questa volta a Busto Arsizio. L’iniziativa rientra nelle azioni “Nessuna tregua a chi ammazza gli orsi”.
Nella serata del 12 ottobre, militanti del Movimento Centopercentoanimalisti, hanno tappezzato con uno striscione e manifesti contro il Trentino, lo stadio “Carlo Speroni”, dove la squadra di calcio del Trento, affronterà domenica 16 ottobre la Pro Patria.
«Alcune settimane fa – spiegano – un’altra orsa è stata uccisa. Giovane, sana, innocua, denominata con una sigla: F43 da chi considera gli animali alla stregua di oggetti. Difficile pensare a un incidente – che comunque sarebbe da attribuire per incompetenza agli operatori. Difficile, perché in 22 anni, da quando è iniziato nella provincia di Trento il progetto “life ursus” con relativi finanziamenti, decine di orsi sono morti, o eliminati intenzionalmente, o in seguito a “incidenti”, o sono scomparsi dopo esser stati catturati. Inoltre fa pensare il fatto che l’orsa fosse monitorata perché “troppo socievole”: cercava la vicinanza con gli umani. Resta comunque chiaro che non si può affidare la gestione di un bene collettivo prezioso come la vita degli animali liberi, a chi sa affrontare i problemi solo col fucile».
Da queste considerazioni il blitz: «Per ricordare al presidente Fugatti e i suoi collaboratori che non ci siamo dimenticati di loro».