Il 7 ottobre Manuela Carnini – in arte FRIDAMI – ha presentato il suo libro “FRIDAMI, l’unica cosa che cosa che conta è l’amore” nella biblioteca comunale di Busto Arsizio. «Sono molto orgogliosa di essere qui, nella mia città natale, a parlare del mio libro», ha dichiarato.
Donna, mamma, chirurgo vascolare, campionessa di nuoto sincronizzato e pittrice, Manuela Carnini si presenta anche in veste di scrittrice. La introduce Manuela Maffioli, vicesindaco di Busto Arsizio e assessore alla Cultura: «Non deve essere presentata, ma raccontata».
«La mia pittura è nata come un fulmine. Ho iniziato a dipingere con i colori dei miei figli e poi è diventata una necessità», dichiara FRIDAMI. Ora dipinge di getto quello che sente.
Racconta la scrittrice: «È successo qualcosa nella mia vita privata che mi ha sconvolta. Il lockdown è stato il momento in cui ho potuto veramente fermarmi, riscoprire il valore di purezza, legato proprio al tempo da trascorrere con i miei bambini. Sono entrata nella loro gioia, nella loro purezza, nell’accontentarsi del nulla. Da lì abbiamo iniziato a giocare con i colori. Questo mi ha permesso di guarire le mie ferite e di rispondere – attraverso l’arte – a tutto il male ricevuto con l’amore».
Il maggior impeto della sua vena artistica è nella solitudine più assoluta, nel dolore più angosciante. Molti dei suoi dipinti sono fatti di notte, quasi sempre in preghiera o in meditazione. Sente il bisogno spiritualità.
Il suo libro parla proprio di questo: introspezione. Presenta 30 opere, ciascuna accompagnata da riflessioni e pensieri fatti in profonda solitudine. «Il libro vuole far capire che, alla fine, nella vita conta solo l’amore. È quello che ho capito io. L’arte mi permette di esprimere, attraverso le mani, quello che c’è nel mio cuore», dice l’autrice.
L’intento di FRIDAMI è quello di dare voce al grido sordo di molte donne che subiscono violenze. Il ricavato della serata di presentazione del libro e della vendita di alcune opere verrà devoluto al Centro Antiviolenza EVA ONLUS.
«Il merito di Manuela è quello di saper sfruttare il potere dell’arte: bendare il brutto con la forma e farlo diventare bello. Il sentimento formalizzato, anche se doloroso, diventa meno temendo», dice Angelo Crespi, scrittore e critico d’arte.
«Dietro i colori apparentemente tenui c’è un’angoscia e il tentativo di togliersi da essa», continua. Nei quadri di Manuela Carnini si trova una corrispondenza al sublime, che è qualcosa di spaventoso ma affascinante.
Durante la serata del 7 ottobre, è stata anche presentata la sua prima opera virtuale digitale, che unisce due quadri: “Unisce solo l’amore guarisce con amore sublime”.
Conclude la presentazione Emanuele Antonelli, sindaco di Busto Arsizio: «Non capita spesso che una persona bustocca partecipi ad un’olimpiade e vinca una Palma d’Oro per le Arti Visive. Sono orgoglioso di averla come cittadina».
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