Busto Arsizio - 28 settembre 2022, 18:08

Il teatro Manzoni non deve morire: si presenta la stagione 2022/2023

La storica sala parrocchiale di Busto Arsizio resiste e rilancia. Con nomi noti, fra i quali Massimo Dapporto, Ale e Franz, Paolo Cevoli, Roberto Ciufoli, Benedicta Boccoli. Ma la tempesta bollette è all’orizzonte, la pioggia manutenzioni già scroscia. Marco Bianchi, alla guida dei volontari che gestiscono lo storico spazio: «È un anno cruciale, non sapevamo se continuare o no»

Il primo banco di prova sarà il 30 settembre. Data in cui si presenterà la stagione teatrale 2022 – 2023. Appuntamento alle 21, ingresso libero, partecipazione del coro “Voci del Rosa” e, si promette, sorpresa finale. Locandina in fondo all’articolo (nel programma, Massimo Dapporto, Ale e Franz, Paolo Cevoli, Roberto Ciufoli, Benedicta Boccoli solo per citare alcuni dei nomi che calcheranno il palco di via Calatafimi, riconferma abbonamenti dal 3 ottobre). Annuncio all’insegna dell’ottimismo ma le nuvole, sullo spazio incastonato nel rione di San Michele, non mancano. Ogni bustocco (o bustese) ci ha messo piede almeno una volta. E ne è uscito con un sorriso, un pensiero, una chiacchiera da condividere. A Busto, il Manzoni c’è. Ma non bisogna dare nulla per scontato.

Marco Bianchi, alla guida dei volontari, circa 50, che gestiscono la sala: «La stagione? Abbiamo quasi pensato di non farla più. Il fermo dovuto alla pandemia ha fatto, per così dire, perdere il ritmo. E oltre ai costi tradizionali, già notevoli, ci sono quelli che fino a poco tempo fa non erano prevedibili. Abbiamo avuto un problema tecnico che costringe a manutenzione straordinaria. Parliamo di una difficoltà affrontata e, per certi versi, fisiologica: la nostra sala ha un’età. Poi ci sono, all’orizzonte, i costi delle bollette. Ci stanno pensando tutti, dobbiamo pensarci anche noi».

Sulla composizione della proposta: «Dal Covid in poi, è diventato più difficile anche trovare le compagnie. Per fortuna Milano ha ancora una scena forte. E i sopralluoghi sono andati bene, il contesto che offriamo è buono». Merito, fra l’altro, di un recente investimento sull’impianto illuminotecnico del palcoscenico. In sintesi: «Quella che stiamo per presentare potrebbe essere la stagione definitiva. Il Comune ci aiuta, così come altre realtà. Vedremo. Intanto, anche se siamo arrivati molto “sotto”, a breve arriveranno le locandine con il programma». Ma perché affrontare la tempesta, forse l’ultima, quando si può battere in ritirata? «Per non sottrarre un’offerta al pubblico. Per riconoscere l’impegno dei volontari, per dargli continuità. Persone che ci credono, anche sottraendo tempo alle famiglie». Il 30 si entra nel merito. Tutti al Manzoni.

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 Locandina Manzoni 22-23 (210 kB)

Stefano Tosi