La battaglia dei rifiuti arriva in consiglio comunale. Con tanto di commercianti seduti fra il pubblico per assistere alla discussione.
Quasi l’intera seduta è stata dedicata all’argomento, essendo lo stesso l’unico ordine del giorno insieme alla modifica della disciplina regolatoria della commissione per il paesaggio.
Il punto della mozione, presentata dal consigliere di minoranza Stefano Clerici, è la richiesta di un correttivo del servizio di igiene urbana, affidato da qualche mese all’impresa Sangalli: «Il problema c’è eccome ed è rilevato da una grande quantità di lamentele: non vederlo significa malafede di fondo. Il Comune stabilisce al posto dei cittadini quanti rifiuti debbano produrre, in base a criteri incomprensibili e illogici: non si può imporre agli stessi modalità di conferimento cervellotiche e con strumenti inadeguati. Chiedo all’amministrazione di non essere ideologica: i cittadini varesini sanno fare la raccolta differenziata, non devono essere messi in croce, ma agevolati».
La discussione è poi andata avanti punto per punto con gli interventi ancora di Clerici e le risposta dell’assessora all’Ambiente Nicoletta San Martino. Clerici ha raccolto e portato le segnalazioni dei cittadini sulle problematiche incontrate. I problemi più evidenti: «Il capitolato predisposto dal Comune presenta delle lacune e l’amministrazione deve controllare meglio il servizio di appalto. Poi la dimensione dei contenitori: quelli da 30 litri non vanno bene, chiunque richieda quelli da 120 li deve ottenere, senza i limiti attualmente fissati».
Quindi il problema più sentito, quello della raccolta, soprattutto in centro: «Nel capitolato – ha continuato Clerici – il ritiro è previsto entro le 7 di mattina, con il gestore che dovrebbe inziare alle 4. In realtà inizia alle 6, lo possono testimoniare i cittadini. E allora facciamo rispettare gli orari. E se la Sangalli sbaglia, sia sanzionata anche lei come vengono sanzionati i cittadini quando sbagliano. E' vergognoso che il Comune non faccia rispettare il contratto».
E qui è partito l’applauso dei commercianti presenti, con il consigliere Luca Boldetti che ha ricordato che il precedente gestore ritirava tutto, almeno in centro, durante l’orario serale mentre il leghista Stefano Angei ha riferito che le telefonate ricevute dalla Sangalli in sei mesi sono state «oltre 50 mila».
L’assesora San Martino, che su alcuni quesiti ha rimandato alle risposte date in Commissione Ambiente e in un precedente consiglio comunale, ha annunciato alcune novità (due in particolare: la dotazione dei sacchi rossi verrà aumentata l’anno prossimo e da novembre sarà possibile accedere alla piattaforma ecologica con la carta dei servizi) e poi è entrata sulla questione ritiri e decoro urbano: «I nuovi orari, con il ritiro al mattino, erano stati decisi insieme alle associazioni di categoria. Si vuole cambiare? Incontriamoci con i commercianti e parliamone»
Una proposta per risolvere il problema dei ritiri tardivi arriva anche direttamente dai negozianti, come Moris Pigozzo, gestore del ristorante Vicolino: creare – in centro città - delle “casette” che possano contenere i sacchi della differenziata in attesa del ritiro da parte della Sangalli, casette cui sia consentito l’accesso solo ai netturbini e agli stessi commercianti. La stessa proposta è stata oggetto di uno degli emendamenti presentati dalla minoranza, insieme alla richiesta di estendere la raccolta dell'umido 7 giorni su 7 e quella - come spiegato prima - del rispetto degli orari di ritiro.
Tutti gli emendamenti, anche quello presentato da Salvatore Giordano, oltre agli ordini del giorno, tra cui quello leghista di prorogare il pagamento della Tari e di istituire una commissione ad hoc per monitorare l'operato della Sangalli, sono stati respinti.