Economia - 13 settembre 2022, 08:21

Già 45 morti sul lavoro da inizio anno in Lombardia. La Uil: «Situazione non degna di un paese civile, intensificare i controlli»

«E' inaccettabile che quotidianamente si continuino a registrare infortuni e decessi per inosservanza delle norme, mancata formazione e assenza di investimenti adeguati» dichiara la segretaria regionale della Uil Lombardia Eloisa Dacquino

Continua a salire drammaticamente il numero dei morti sul lavoro in Lombardia; ieri mattina un nuovo infortunio mortale si è verificato a Milano. 

La Uil Milano Lombardia chiede ancora una volta di mettere in atto azioni concrete di prevenzione e l'intensificazione dei controlli. 

«E’ inaccettabile – dichiara Eloisa Dacquino, segretaria confederale UIL Milano e Lombardia - che quotidianamente si continuino a registrate infortuni e morti sul lavoro per inosservanza delle norme, mancata formazione e assenza di investimenti adeguati nelle politiche di controllo e prevenzione».

«Da inizio anno nella nostra regione – continua Dacquino - secondo il flusso informativo delle ATS della Lombardia sono già 45 i morti sul lavoro. Siamo in presenza di una situazione drammatica che va affrontata da Istituzioni, politica, enti di vigilanza, associazioni datoriali nell’immediato: gravi infortuni, morti, stragi sfiorate che si ripetono ormai quotidianamente non sono degne di un paese civile».

«Occorre intervenire subito, la vita e la sicurezza di chi si reca sui luoghi di lavoro devono essere garantite» conclude la segretaria confederale della Uil.

Redazione