Politica - 10 settembre 2022, 18:32

Fratelli d’Italia: «Al Paese serve un salto di qualità. Basta con la politica dei no»

I candidati, fiduciosi di poter rappresentare la prima forza anche nella nostra provincia, hanno fatto tappa a Busto, parlando di tutela delle imprese e del Made in Italy e di sicurezza. Ad accoglierli il sindaco Antonelli: «Draghi stima Giorgia Meloni, inutile mettere in giro voci di paure inesistenti»

Prima un passaggio al gazebo in via Milano, poi un aperitivo con i militanti del circolo cittadino. Nel mezzo un omaggio alla targa dedicata a Norma Cossetto nel parco di via Foscolo di recente intitolato proprio alla vittima delle foibe grazie a una mozione presentata da Fratelli d’Italia e approvata dall’intero consiglio comunale.

I candidati alle elezioni politiche del partito di Giorgia Meloni hanno fatto tappa questa mattina a Busto Arsizio.
Con loro il presidente del circolo cittadino Massimiliano Nardi con amministratori e militanti cittadini, a partire dal sindaco Emanuele Antonelli.

«È bello essere a Busto, dove c’è il circolo più forte della provincia – ha esordito Andrea Pellicini, referente provinciale del partito, candidato alla Camera nel collegio uninominale di Varese –. Qui esprimiamo un grande sindaco, che è anche presidente della Provincia, in una delle più importanti città della regione».

Guardando all’appuntamento elettorale, Pellicini ha invocato un «salto di qualità. Basta con la politica dei “no”. Servono investimenti e infrastrutture nel campo energetico. Il paese deve essere modernizzato in fretta».

«Occorre tutelare famiglie e imprese – ha affermato Andrea Mascaretti, in corsa nel collegio plurinominale della Camera –. Arriveranno bollette che in gran parte non potranno essere pagate. Se non ci penserà il nuovo governo sarà un disastro. L’Italia ha bisogno di voltare pagina: siamo pronti alle sfide che ci attendono».

Nello stesso collegio è candidata Manuela Scidurlo, consigliere comunale a Somma Lombardo, dove è stata candidata sindaco: «Nel nostro territorio – ha detto – ci sono tante piccole e medie imprese che in questi anni sono state completamente dimenticate».

Con loro anche il bustocco Andrea Tomasini, amministratore delegato uscente di Prealpi Servizi, che ha insistito sul tema della tutela dell’imprenditoria: «Occorre anche sfruttare al meglio i fondi del Pnrr, valorizzando le peculiarità dei territori».

«Difesa del Made in Italy» è un altro argomento chiave citato da Francesca Caruso, candidata al Senato nel proporzionale. L’assessore di Gallarate ha insistito anche sulla sicurezza: «Occorre fornire alle forze dell’ordine più uomini e strumenti tecnologici. Noi cittadini paghiamo le tasse e abbiamo il diritto di essere tutelati».

Fratelli d’Italia crede di poter diventare la prima forza, scalzando la Lega, anche in questa provincia? «Assolutamente sì», risponde senza esitazioni Caruso.
«Se corro lo faccio per vincere. De Coubertin era un perdente», ha scherzato Antonelli. Per poi farsi serio: «Sono certo che questi candidati, una volta eletti, verranno sul territorio. Siamo amici da sempre e avremo un canale privilegiato per contare di più a Roma: tornate da vincitori».

Il sindaco ha poi voluti smentire «paure immaginarie»: «Anche a noi il curriculum di Draghi piaceva. E lui avrebbe lasciato pure prima per diventare presidente della Repubblica. E chissà che non possa ancora diventarlo. So per certo che ha parlato diverse volte con Meloni, di cui ha stima. Inutile mettere in giro paure che, parlando con gli imprenditori, io non vedo».

«La stima ce la siamo guadagnata facendo un’opposizione di livello – ha aggiunto Pellicini –. Sulla guerra, ad esempio, non abbiamo avuto nessuna posizione oscillante, optando per una chiara collocazione nello schema occidentale».

R.C.


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