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Territorio | 04 settembre 2022, 13:46

Bocconi avvelenati disseminati per il parco a Olgiate Olona. «Chiamare immediatamente le Forze dell’Ordine o la Polizia Locale»

Durante la notte tra sabato 3 e domenica 4 settembre alcuni ignoti hanno disseminato bocconi di cibo avvelenato all'interno di un parco a Olgiate Olona. Alfonso Castellone: «Ingiustificabile e premeditato atto che mette a rischio la salute degli animali e dei bambini»

I bocconi avvelenati ritrovati nel parco

I bocconi avvelenati ritrovati nel parco

È stato un gesto pericoloso non solo per gli animali quello compiuto nella notte tra sabato 3 e domenica 4 settembre da alcuni ignoti che hanno disseminato bocconi di cibo avvelenati all’interno del perimetro del parco che si trova fra via Unità d’Italia e via Lombardia a Olgiate Olona.

«Questo ingiustificabile è premeditato atto che mette a rischio la salute degli animali e dei bambini, è un reato punito severamente dalla legge – sottolinea il comandante della Polizia Locale Alfonso Castellone – questa notte qualcuno ha sparpagliato alcuni bocconi, sicuramente avvelenati, nell’area verde, e le segnalazioni dei cittadini ai Carabinieri di Castellanza hanno fatto attivare le procedure previste dal l'ordinanza del 12/7/2019 del Ministero della Salute. Sono stati già raccolti diversi bocconi, e durante la mattinata la Protezione Civile è intervenuta per bonificare tutta l’area interessata, che, come sappiamo, è molto estesa. Per questo invitiamo i cittadini a non portare cani o bambini in quel parco oggi, per evitare di correre qualsiasi tipo di rischio, e a segnalare tempestivamente la presenza di bocconi sospetti».

Un atto pericolosissimo, come ha sottolineato il comandante Castellone, non solo per la sicurezza dei nostri animali domestici, ma anche per quella dei più piccoli che, affascianti dalle esche, potrebbero raccoglierle con conseguenze terribili.

Una conseguenza a cui forse non hanno pensato coloro che hanno deciso di abbandonare nella notte dei bocconi avvelenati in un’area verde frequentata dalle famiglie, ma che per fortuna non ha avuto conseguenze tragiche grazie alle tempestive segnalazioni.

«Un’esca avvelenata si può presentare in svariate forme – prosegue il comandante della Polizia Locale – per questo bisogna fare sempre attenzione se si incontrano pezzi di carne, parti di animali, carcasse o altri alimenti appetibili sia nei parchi che lungo le strade. Soprattutto se si ha l’impressione che possano essere state manipolate o che possano contenere sostanze come polveri o grani, magari di colorazioni particolari, come il blu con cui ci siamo trovati ad avere a che fare oggi. Inoltre tra le varie tipologie di esche in cui possiamo imbatterci non bisogna sottovalutare quelle che contengono chiodi, pezzi di vetro o altri materiali dannosi».

Come è evidente tutto ciò potrebbe causare conseguenze anche gravi non solo per gli animali e i piccoli più curiosi, ma anche per chi, con le migliori intenzioni, decidesse di raccoglierle per rimuovere il pericolo dalle strade.

Per questo il comandante Castellone raccomanda si non raccoglierli a mani nude e di non spostarli, ma di chiamare immediatamente le Forze dell’Ordine che provvederanno ad intervenire nella maniera più adeguata e sicura.

«Se viene ritrovata un’esca o un boccone avvelenato, o che sia sospettato di esserlo, bisogna innanzitutto documentare con foto e video il materiale ritrovato – raccomanda Alfonso Castellone – non bisogna mai toccarli con le mani e mai annusarli, poiché potrebbero contenere sostanze volatili altamente tossiche, e nemmeno spostarli dall’area del ritrovamento. Bisognerà chiamare immediatamente le Forze dell’Ordine o la Polizia Locale, e al contempo impedire l’accesso a persone e animali, avvisando del pericolo fino all’intervento degli organi competenti».

Le esche e i bocconi ritrovati nella mattinata di domenica 4 settembre sono stati raccolti e inviati all’IZS territorialmente competente, che li analizzerà e confermerà l’eventuale presenza di materiale tossico determinandone anche la tipologia.

Loretta Girola

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