Incentivi per le aziende e formazione dei lavoratori. Questi gli elementi necessari a combattere la piaga degli infortuni sul lavoro proposti dal consigliere regionale e capogruppo del Pd in Commissione sanità Samuele Astuti e dalla candidata alla Camera nella Circoscrizione Lombardia 2 Noemi Cauzzo.
«È inaccettabile - affermano gli esponenti dem - che in un paese come il nostro con un sistema produttivo altamente avanzato si verifichino ancora così tanti incidenti sul lavoro. Anche oggi un operaio di 59 anni ha perso la vita in un’azienda di Malgesso accidentalmente incastrato in un macchinario. Secondo i dati dell'Inail, nei primi sei mesi dell'anno le denunce di infortunio sono aumentate del 47,6%, rispetto allo stesso periodo del 2021.Ancora oggi sul lavoro si sacrificano ancora troppe vite umane».
«Le ragioni - sottolineano Astuti e Cauzzo - sono da ricercare nel fatto che in alcuni settori come l’edilizia i controlli sono quasi inesistenti e gli ispettori dell’Inail pochi. Il decreto del 2008 che regola la materia è uno dei più avanzati e completi ma purtroppo è disatteso. La normativa da sola non basta. Serve diffondere una cultura della sicurezza, che può nascere solo da un’adeguata formazione.
Perché questo accada è necessario da una parte sostenere le aziende con incentivi ed eventualmente sgravi fiscali per far si che per loro la sicurezza non sia solo un costo ma una risorsa, dall’altra far crescere tra i lavoratori la cultura della sicurezza con un’adeguata formazione che ad oggi non c’è e da questo spesso deriva una grave sottovalutazione dei problemi».