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| 30 agosto 2022, 07:00

Manuela Carnini, l'arte e quel tuffo indietro nelle Olimpiadi di Atlanta: «Ecco come ho imparato a non arrendermi mai»

VIDEO E FOTO. Quante emozioni all'inaugurazione della personale alla Galleria Dantebus Margutta di Roma. E l'artista, medico e atleta ritrova la sua allenatrice di 26 anni fa: «Lei è una campionessa in tutto»

Foto per cortesia di Manuela Carnini e Galleria Dantebus Margutta

Foto per cortesia di Manuela Carnini e Galleria Dantebus Margutta

Emozioni infinite come i colori, alla Galleria Dantebus Margutta di Roma per l'inaugurazione della personale di Manuela Carnini "Fridami". L'artista, medico chirurgo e atleta che ha saputo trasmettere l'energia sulla tela durante il lockdown e ha avuto un crescendo di successo, ha ricevuto anche una visita particolarmente speciale.   

«Al Vernissage ed alla mia presentazione del libro una sorpresa incredibile la mia allenatrice della Nazionale Italiana di Nuoto Sincronizzato Atlanta 1996… - racconta la bustocca - lei che mi ha insegnato a combattere e a non arrendermi mai… che mi sgridava… per essere migliore. Che mi ha insegnato la disciplina sportiva e cosa vuol dire arrivare fino in fondo, ad ogni costo. Quello che sono lo devo anche a Lei donna meravigliosa e allenatrice fantastica». Quando Cathleen O'Brien è arrivata, all'abbraccio sono seguite le lacrime. E l'affermazione dell'allenatrice: «Manuela è campionessa in tutto... perché ha sempre messo il cuore in tutto».

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Un altro momento unico, trasmesso con l'opera Empatia, «esposta all’Istituto Clinico San Carlo di Busto Arsizio e sfondo al progetto per la cura ed il sostegno delle donne vittime di Violenza tra Istituto Clinico San Carlo ed Eva Onlus». La mostra sarà aperta fino al 31 agosto.

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Ma. Lu.

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