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Storie | 28 agosto 2022, 10:00

FOTO. Rifiuti, tutti insieme incivilmente. Così si "spegne" anche un cono

A Busto continuano le scene di ordinaria incongruenza nei cestini e non solo. Anche dove tutto sembra chiarissimo, la maleducazione chiude gli occhi

FOTO. Rifiuti, tutti insieme incivilmente. Così si "spegne" anche un cono

La scritta netta e schietta invita: «Spegnila qui». Insomma, il riferimento sembra non poter prestare il fianco a fraintendimenti: l'oggetto in questione ha tutte le sembianze di un posacenere, non si accettano scommesse in proposito.

Invece, sorpresa: passeggiando nel centro storico ieri si poteva vedere un cono infilato in uno dei contenitori piazzati da Comune e Agesp per frenare il proliferare dei mozziconi a terra. Sì, un cono del gelato, e neanche stava da solo. Si poteva intravedere una sigaretta, che quasi sembrava fuori posto, in quello scenario. Infatti, oltre al cono regnavano i fazzoletti di carta, che oltretutto non rappresentano proprio la compagnia più rassicurante di una sigaretta, pur spenta. 

Che cosa c'è di non chiaro nelle istruzioni lapidarie di un posacenere o di altri contenitori con le loro puntuali indicazioni? È un quesito che tormenta Busto Arsizio e non solo, poiché in giro si vede di tutto e di più, soprattutto non dove dovrebbe essere. Del resto, nel cestino ordinario dove potrebbe essere buttato - tristemente - un cono si trova spesso ben altro. Ecco altre immagini che ci ricordano scene di ordinaria incongruenza in tutti i quartieri. Su molti cestini portarifiuti si possono scorgere foglietti con tanto di disegno su come raccogliere il bisognino del proprio cane: istruzioni lampanti, ed eseguite dai più senza necessità del richiamo. Ci sono però altri due categorie: quella degli incivili che se ne fregano è la prima e si sa che comunque non degneranno di uno sguardo il cartello artigianale. L'altra è rappresentata dai proprietari che sì, raccolgono, ma in quel cestino non possono gettare il sacchetto per il semplice fatto che è pieno di rifiuti palesemente domestici. Quelli cioè abbandonati con scienza e zero coscienza da chi non ha voglia di fare la differenziata la casa e produce il suo bel sacco pieno di porcherie, tutte insieme incivilmente. A questo punto l'ultima manovra da parte di questi soggetti incivili è piazzarlo nel, anzi sul, cestino portarifiuti perché è così voluminoso che difficilmente ci entra. Tutto ciò impedendo che ci finisca altro: così se l'educato padrone di Fido non ha la fortuna di trovare un altro cestino sulla sua strada, si prepara a portarsi a casa mestamente il proprio sacchetto con gli escrementi.

Parliamo di minoranze, naturalmente, ma sono i gesti di pochi che rendono la vita difficile agli altri e soprattutto all'ambiente. Del resto, a pochi metri dal posacenere c'è la fontanella di via San Gregorio che porta freschezza e vitalità al centro: salvo la presenza del tappo di plastica o delle cartacce di turno nella griglia.

Marilena Lualdi

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