Caro energia, anche il consigliere comunale di Busto e candidato al collegio uninominale per la Camera tra le fila di Azione-Italia Viva, Gigi Farioli, firma l'appello a Draghi dei civici di Eupolis (leggi qui).
Queste le sue parole: «Come molti di voi sanno sono promotore di una piattaforma politico-culturale che cerca di creare una rete dal basso, coinvolgendo la società civile e i suoi più diretti rappresentanti nel pubblico e nel privato per garantire una efficace risposta alle domande politiche del mondo contemporaneo a partire da Città , Regioni ed enti territoriali ed istituzionali di ogni livello. È coerentemente con questo impegno (oggi potrei anche aggiungere coerentemente con la candidatura alla Camera nel Terzo Polo) che non posso che salutare come particolarmente significativa l’iniziativa promossa da Marco Colombo, sindaco di Daverio ed entusiasta promotore di Eupolis che, peraltro, appare su un altro versante, più propriamente politico, sovrapponibile all’appello di Calenda a Draghi e contestualmente a tutte le forze politiche di assumere provvedimenti straordinari, pur nella obbligatoria limitazione dei poteri di un governo dimissionario. Non posso infatti che firmare personalmente e a nome delle associazioni a cui aderisco e sollecitare sindaco e consiglieri di tutta la provincia a fare altrettanto».
Un appello - quello di Eupolis - che sta trovando diversi aderenti e che supera i confini provinciali e regionali. Gigi Farioli prosegue: «L’arma del ricatto e dei costi energetici rischia di mandare in seria crisi amministrazioni, famiglie, imprese e attività economiche di ogni genere e sono quindi necessarie immediate ed energiche iniziative, se possibili prima degli incontri europei e, se del caso anche con provvisori scostamenti. Non sto a rivangare l’irresponsabilità di chi ha fermato colpevolmente l’azione di un governo che stava lavorando in questa direzione; questo sarà un tema su cui torneremo e su cui i cittadini elettori avranno modo di pronunciarsi il 25 settembre. Famiglie e imprese, salvo il rischio di macerie pericolose per tutti, non possono aspettare».
Redazione