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Busto Arsizio | 25 agosto 2022, 14:45

Caro bollette: e le palestre?

In partenza, da Busto Arsizio, un’iniziativa di comunicazione, raccolta di richieste e pareri. Nel caso specifico, 6.000 euro da saldare. Campagna ideata da Luciano Peritore, di Concept Nine. Parole d’ordine: attenzione e flessibilità

Luciano Peritore

Luciano Peritore

Non occorre un grande sforzo, si provi a immaginare. Hai avviato un’attività sulla quale conti e ti ci impegni. Si chiama Concept Nine, è una palestra. Parti, vai avanti. Però, in poco tempo, arriva il Covid. Devi chiudere. Lo fai con l’amaro in bocca. Ti ripeti: è una situazione temporanea. Per il bene di tutti, ti adegui. Poi riparti, alle spalle hai un intervallo di tempo che nessuno pensava così lungo. E scoppia una guerra. Non è proprio dietro l’angolo, ma abbastanza vicina da produrre conseguenze. Sulle persone. Sulle materie prime. Sugli approvvigionamenti energetici. Eccoci alla quotidianità: restare aperti e offrire servizi costa inaspettatamente di più rispetto a quanto ragionevolmente previsto.

Le difficoltà si accumulano. Fai i conti e… «Devo ad Agesp circa 6.000 euro – riassume Luciano Peritore – una cifra che si spiega con due anni di stop forzato per pandemia, quando l’attività era iniziata da relativamente poco tempo, e con la guerra in Ucraina. Le conseguenze sull’energia sono note. E un’attività come una palestra le sente, eccome. Si pensi alle docce. O alla necessità di climatizzare i locali in modo da consentire gli allenamenti nelle giuste condizioni…».

Ad Agesp, referente per bollette e forniture, Luciano chiede un esame dettagliato della situazione. Proposta ricevuta: un piano di rientro in cinque rate. Agesp, dunque, non chiede “tutto e subito”. «Ma serve maggiore flessibilità – afferma Peritore – per le situazioni del territorio e per categorie come la nostra. Che è stata bloccata a lungo. Obbligata a fermarsi come poche altre».

Conseguenze? «Si sa, alcune attività simili alla mia hanno chiuso. Altre fanno fatica. Ma noi rispondiamo anche alla richiesta di movimento, di salute. Non possiamo accontentarci di risposte standard, in circostanze straordinarie». Appello, dunque, ad Agesp. E iniziativa sul territorio: «Mi farò portavoce di tutte le piccole attività di Busto Arsizio, e anche dei cittadini, che sono in questa situazione. E che faticano a  ottenere risposta». Nessuna acredine. Ma voglia di resistere. E di trovare ascolto.  

Stefano Tosi

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