Il calcio nel cuore, anzi lo sport. Con i loro valori, profondi e genuini. A Busto Arsizio l'Ardor piange Carluccio Lualdi, suo amico da sempre: aveva 71 anni.
«Un grande della nostra società - osserva il presidente Alessandro Meraviglia - sia come giocatore sia poi come dirigente. Una persona pacata, umile e sempre disponibile». Aveva iniziato scendendo sul campo di calcio: Carlo, per tutti Carluccio (e "Pasticcio" per l'attività di famiglia), era un terzino destro.
Poi il suo impegno era rimasto profondamente intrecciato con la società nata e cresciuta a Sant'Edoardo: «Era diventato appunto dirigente, accompagnatore della prima squadra e aveva fatto pure il corso di massaggiatore». Non si tirava mai indietro, Carluccio.
E non solo: è stato anche podista, ha cominciato a correre più tardi e lo faceva con passione, militando nella San Marco.
Ecco il messaggio completo dell'Us Ardor su Facebook: «Calciatore Ardorino degli anni 60-70-80, terzino destro uno dei migliori, più di una volta ha avuto le possibilità di giocare a livelli più alti, ma il suo attaccamento all’Ardor è sopravvalso su ogni scelta. Diventato dirigente, sempre vicino alla Prima Squadra, sempre disponibile all’occorrenza come: massaggiatore, arbitro, guardalinee… una figura onnipresente nella società .I ragazzi non dimenticheranno mai le sue cene preparate con passione dopo gli allenamenti. Persona mite, sempre pronto a calmare gli animi nei momenti di particolare tensione in campo. Siamo certi che continuerai ad esser spettatore da lassù, un tifoso, uno di noi come sempre sei stato, ciao Carlo... con grande affetto tutti noi Ardorini ti ricorderemo per sempre».
Redazione