/ Busto Arsizio

Busto Arsizio | 22 agosto 2022, 08:25

Loculi scaduti, che confusione al cimitero

Dai contestati avvisi sulle singole lapidi si è passati a un più rispettoso cartello generale sulle arcate per le nuove scadenze. Ma intanto le due modalità convivono e ci sono anche avvisi di cinque anni fa. L'assessore Cislaghi: «Presto rivedremo tutto»

Uno degli avvisi apparsi sulle arcate del cimitero principale di Busto Arsizio

Uno degli avvisi apparsi sulle arcate del cimitero principale di Busto Arsizio

L'intenzione è buona: non affidarsi più ai cartellini piazzati sui singoli loculi del cimitero cittadino, per comunicare la scadenza. Una soluzione che aveva riempito di avvisi i colombari al cimitero principale di Busto Arsizio negli scorsi anni, suscitando proteste.

Adesso si è optato per una soluzione meno invasiva: cartelli sulle arcate che raggruppino tutte le nuove scadenze. Una persona va al camposanto, li consulta, vede se il loculo del proprio familiare rientra in quelli che scadono quest'anno e decide il da farsi, sempre che non abbia già ricevuto comunicazione. Peccato, però, che intanto gli avvisi delle annate precedenti non siano spariti. Con due risultati: se una persona vede ancora esposti i cartellini e non li trova su quelli del proprio caro, potrebbe ritenersi tranquilla e non le verrebbe da andare a scoprire cosa siano quei foglietti sul lato delle arcate. L'altro, è quella di una confusione visiva e non solo.

Nei colombari adesso si trovano avvisi vecchi che risalgono anche al 2017, altri degli anni successivi e appunto questi nuovi fogli a lato che riassumono le scadenze 2022. 

Va detto che il problema di comunicazione ai familiari dei defunti sulle concessioni non è di facile soluzione. Nel frattempo, possono essersi trasferiti e quindi avere un indirizzo diverso. «Però se in cinque anni, con tanto di cartellini, non si sono mai presentati una volta al cimitero - osserva l'assessore Mario Cislaghi - difficilmente lo faranno ora. Vuol dire che non sono mai andati a trovare il familiare in questi anni. È anche cambiata la cultura su questo tema. Noi abbiamo utilizzato questo nuovo metodo, proprio per non far trovare il cartellino sopra il loculo». Qualcuno, in passato, era stato piazzato persino sulla foto del defunto, suscitando giusto sdegno.

«Adesso la Regione mette mano al regolamento - conclude Cislaghi - dopo di che rivedremo tutto». Anche alla luce della crescente tendenza alla cremazione. Nel frattempo, c'è anche la questione delle cappelle che tornano a disposizione. Alcune di valore, anche con 20-25 posti. Ma tutto si ricollega al discorso accennato all'assessore: quanti, in effetti, sono interessati a una scelta - e una spesa - del genere?

Ma. Lu.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO AD AGOSTO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore