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Territorio | 19 agosto 2022, 12:30

La nuova avventura di Fulvio Rinaldi, di corsa in cima alla Bolivia: «Una sfida. Anche per "ritrovarmi"»

FOTO - Il runner di Besano, dopo la scalata del Kilimanjaro nel 2020, sta affrontando una nuova sfida: correre fino alla vetta sudamericana del Huayna Potosí, a 6088 metri. In attesa di farci raccontare questa impresa, riviviamone alcune del passato attraverso 10 magici scatti

Fulvio Rinaldi a Petra. Nella gallery, alcune foto della sua corsa in Giordania e verso la vetta del Kilimanjaro

Fulvio Rinaldi a Petra. Nella gallery, alcune foto della sua corsa in Giordania e verso la vetta del Kilimanjaro

Quello di Fulvio Rinaldi è un nome che le montagne di tutto il mondo conoscono bene. 44enne di Bisuschio, è progettista di impianti elettrici e tecnologici alla Cova Group e, ancora di più, è un runner da oltre 10 anni.

Ma correre sulle piste ciclabili o per le strade cittadine non gli è bastato. Dall’asfalto, infatti, il passaggio al fuoristrada è stato davvero breve, ha iniziato presto a esplorare le vallate della Valceresio, per poi entrare quasi in sfida con sé stesso e “scalare” il Monte Generoso, il San Bernardino, il Cervino, fino, nel 2018, ai 5300 metri del campo base dell’Everest.

Due anni fa, nel 2020, ha corso verso la vetta del Kilimanjaro, 5.895 metri d’altezza raggiunti in cinque giorni, ovvero cinque tappe da mille metri di dislivello (ne avevamo parlato QUI).

Bolivia 2022: una nuova sfida

Quest’anno, altro giro e – letteralmente – altra corsa. Domenica 14 agosto, infatti, Fulvio è partito per «realizzare un altro sogno e un’altra avventura: in Bolivia tenterò la vetta del Huayna Potosí a 6088 metri, ma prima farò delle vette più basse (Cerro Ilusión 5.201 metri e Pequeño Alpamayo 5.425 metri)».

Una nuova sfida, quindi, per il runner varesino che, dalla sua ultima impresa, ha superato momenti difficili, come la perdita di entrambi i genitori, ma anche positivi: «Nel 2021 sono diventato consigliere Comunale per lo Sport nel mio paese natale Besano, a dicembre ho avuto la possibilità di correre nel sito archeologico di Petra e da qualche mese ho al mio fianco una persona speciale di cui mi sono innamorato. Tra alti e bassi, ho continuato ad allenarmi per essere pronto per questo giorno, sicuramente in questo viaggio oltre alla sfida ho bisogno di “ritrovarmi”».

Che la corsa cominci!

L’avventura di quest’anno è cominciata ufficialmente da La Paz, capitale della Bolivia. Il primo passo sarà andare «al lago di Titicaca e sull’Isola del Sol, a oltre 4000 metri, dove inizierò a correre per abituarmi alla quota».

E poi, finalmente, le tanto amate salite… verso l’infinito e oltre.

Noi seguiremo l’impresa di Fulvio e, al termine del viaggio, ci faremo raccontare ogni dettaglio. Ora, non ci resta che augurargli buona corsa!

Giulia Nicora

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