A rispondere alle rimostranze dei cittadini che abitano la zona nord del comune è il sindaco Gianni Montano, che già martedì sera, prima dell’inizio del consiglio, aveva espresso la propria vicinanza alle famiglie che soffrono di disagi a causa delle mosche.
«Siamo perfettamente consapevoli della situazione che sta vivendo chi abita al confine con Solbiate – spiega il primo cittadino olgiatese – ma purtroppo si tratta di una questione complessa e di difficile soluzione creata dal sommarsi di più fattori differenti, alcuni dei quali non sono sotto il nostro controllo
A contribuire al proliferare delle mosche, infatti, potrebbero essere alcune attività situate in zona, non tutte sul territorio olgiatese, ma anche la vocazione agricola della zona, il caldo anomalo dell’ultimo inverno e altro ancora».
Questo comporta, come sottolinea il sindaco, una situazione in cui è necessario considerare tutti i diversi fattori in gioco, tenendo conto del fatto che non sempre la competenza per prendere determinate decisioni è del comune di Olgiate.
«Non bisogna dimenticare – prosegue Montano – che nel trovare una soluzione è necessario tener conto delle normative vigenti, dei diritti e dei doveri di tutte le parti interessate.
È per questo che ci stiamo muovendo, spesso senza troppa pubblicità, per comprendere appieno quale sia la causa del problema e come sia possibile intervenire per mitigarlo e risolverlo.
Stiamo facendo tutto ciò che rientra nelle nostre possibilità, e la speranza è quella di trovare finalmente il modo di restituire agli abitanti della zona nord di Olgiate la libertà di tornare a vivere fuori da casa».
Un messaggio, quello del primo cittadino, che in molti hanno già ascoltato di persona perché, come racconta il sindaco, i colloqui con le famiglie sono stati frequenti e numerosi.
«Solo nelle scorse settimane abbiamo incontrato più di una volta chi abita nella zona – conclude Gianni Montano – e la nostra porta è sempre aperta. Da parte mia, la disponibilità al dialogo e all’incontro è massima».