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Economia | 20 luglio 2022, 13:54

Lombardia: una terra di musica

Se c'è una cosa sulla quale ci potete scommettere, o scommettere direttamente live, è che l'Italia ha sempre saputo dare il suo contributo anche nella musica

Lombardia: una terra di musica

Se c'è una cosa sulla quale ci potete scommettere, o scommettere direttamente live, è che l'Italia ha sempre saputo dare il suo contributo anche nella musica. Tra le regioni che compongono il nostro Stivale, anche la Lombardia ha calato l'asso di poker e noi ve lo dimostriamo con questa cinquina.

I Luf

Famosi per aver accompagnato inizialmente il cantautore monzese Davide Van de Sfroos, i Luf sono un tutt'uno con il loro leader Dario Canossi che li guida imperterrito oramai da più di una ventina d'anni. Al pari dei colleghi provenienti dall'Emilia – Romagna, i Modena City Ramblers, i Luf portano sui palchi una musica che prende dal folk nostrano fino a quello irlandese mescolando sapientemente politica e poesia (anche in dialetto onorando la loro amata Val Camonica).

883

Molto probabilmente, se nel pop italiano c'è stata una coppia di menti e di penne che ha saputo sfornare una hit dietro l'altra, è sicuramente quella composta dal sempreverde Max Pezzali e dal prolifico Mauro Repetto. Conosciutisi sui banchi di scuola il duo si è poi allargato fino a formare gli 883 che rimane, nel bene e nel male, uno di quei gruppi che ha fatto ballare, cantare ed emozionare generazioni intere.

I Cavalieri del Re

A proposito di qualcosa che fa emozionare e cantare generazioni diverse, come non citare i cari vecchi cartoni animati degli anni Settanta e Ottanta? In quel periodo, in Italia, ne arrivarono a tonnellate provenienti dal mistico Giappone e chi meglio dei Cavalieri del Re seppe come introdurre le gesta di questi nuovi eroi? Tra le sigle più famose ricordiamo dei cult assoluti come Yattaman, l'Uomo Tigre, Lady Oscar, Gigi la Trottola, Devil Man, Ransie la Strega e così via.

Premiata Forneria Marconi (o PFM)

Ne sono passati di anni da quando la band era poco più che un gruppo di turnisti che, dopo aver cambiato vari nomi tra cui Krel e I Quelli, decise di fondersi sotto la grande bandiera che era il nascente progressive rock portando tale verbo sinfonico anche in Italia. Oggi è vero che la formazione è profondamente cambiata, ma poco importa visto che i palchi di tutto lo Stivale e di tutto il mondo sanno alla perfezione parole di classici intramontabili come la splendida Impressioni di Settembre.

Elio e le Storie Tese (anche EelST o Elii)

Molto probabilmente il gruppo di Elio e le Storie Tese è uno di quelli che hanno saputo ben coniugare due concetti “stranamente” vicini come la musica suonata come si deve ed il senso dell'umorismo (se non della vera e propria provocazione) come già diedero prova band come Skiantos e Squallor. Dei signori musicisti che hanno portato il loro mix di rock, jazz, musica d'autore, cover, riferimenti e pura follia nei testi e nei suoni e che oggi più che mai mancano a tutti gli appassionati.

Consigli per gli ascolti

Ovviamente la lista sarebbe ancora lunga eterna, ma se volete andare a cercare dei sound più “alternativi” vi consigliamo di dare un orecchio anche ai primi Afterhours, a Fratello Metallo, ai Cantori Gregoriani, all'evoluzione di Alberto Camerini e così via.

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