Busto Arsizio - 11 luglio 2022, 15:00

La Pediatria di Busto accoglie un'altra donazione dei fratelli Diana e Cristian Salvadori

Un moto di attenzione e solidarietà per il reparto del presidio bustocco che non si spegne mai. L'ultimo regalo: quattordici televisori già installati nelle camere di degenza e negli ambulatori di visita per alleggerire le ore in ospedale dei piccoli pazienti

Uno dei televisori donati, collocato in ambulatorio

La dottoressa Simonetta Cherubini li definisce simpaticamente «recidivi nelle donazioni». E loro si schermiscono: «Se si può aiutare…».

I fratelli Diana e Cristian Salvadori, titolari dell’azienda cittadina “Salvadori Group”, hanno un rapporto ultradecennale con la Pediatria del Presidio di via Arnaldo da Brescia.

«Qui sono nati i nostri figli, questo è l’Ospedale che sentiamo nostro», dicono.

Già in passato hanno regalato televisori, posti negli spazi comuni del reparto, e ora ne hanno donati altri quattordici, già installati nelle camere di degenza e negli ambulatori di visita.

La dottoressa Cherubini, Primario dell’Unità operativa di Pediatria e Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Asst Valle Olona, accoglie così il nuovo dono: «Ringrazio questi amici veterani della Pediatria, ancora una volta attenti alle esigenze dei bambini e degli adolescenti ricoverati, ai quali è bello proporre svaghi e intrattenimenti utili ad alleggerire le ore di degenza ospedaliera. Non solo, è noto come la distrazione aumenti la collaborazione dei bambini più piccoli durante la visita medica o durante le procedure abituali: un cartone animato è un buon metodo distrattivo per “catturare” l’attenzione del bambino, stemperando in tal modo la sua ansia».

Il Direttore sanitario dell’Asst Valle Olona, dottor Claudio Arici: «Vedere membri delle comunità che fanno parte del territorio dell’Asst Valle Olona che dimostrano fattivamente sensibilità e generosità è una spinta importante per tutti noi. Ringraziamo per questi momenti di attenzione particolarmente importanti perché sono rivolti ai piccoli malati ospitati e curati nel reparto pediatrico».

Redazione