Territorio - 27 maggio 2022, 12:25

Besano, le accuse della minoranza e la risposta del sindaco: «Interpellanza dilettantistica». Convocato il consiglio comunale

Nel Comune della Valceresio situazione tesa tra il gruppo di opposizione “Besano per te” e l’amministrazione comunale. Piras: «La situazione non è bella dal punto di vista della collaborazione». Mulas ribatte: «Interrogazioni fatte con i commenti di Facebook, non si fa così»

«La situazione non è bella dal punto di vista della collaborazione» sono le parole di Gianmarco Piras, leader di “Besano per te”, il gruppo di minoranza del Comune.

L’affermazione è in riferimento al rapporto con il sindaco Leslie Mulas e l’amministrazione comunale, con cui i contatti sono da diversi mesi inesistenti: «Non vedo e non sento il sindaco dall’ultimo consiglio comunale a fine gennaio».

Piras e il suo gruppo hanno inviato, negli ultimi mesi, una serie di interrogazioni riguardanti alcune questioni. Prima tra tutte, la minoranza aveva chiesto di attrezzarsi per mandare in diretta streaming i Consigli comunali, così da rendere partecipi tutti i cittadini.

Ma sono anche altre le problematiche sollevate: «Alcune zone del paese non sono tenute bene; abbiamo poi chiesto di installare illuminazioni nella strada che porta a Piamo; sulla questione Ucraina il nostro Comune era l’unico che non si era attivato e non avesse dato informazioni su come aiutare le persone che volevano ospitare i profughi, ed è stato fatto solo dopo la nostra sollecitazione. C’è poi anche la questione dei rifiuti, anche se apparentemente ora la situazione è recuperata».

«Sono anche in ritardo sui tempi di legge della presentazione del rendiconto consuntivo, che doveva essere fatto entro il 30 aprile».

«Abbiamo inviato tutta una serie di interpellanze, e oggi siamo ancora senza risposta» conclude Piras.

Da parte sua, il sindaco Leslie Mulas fa sapere che il consiglio comunale è stato appena convocato per il 31 maggio; mentre di fronte alle accuse non si è fatto trovare impreparato: «Per quanto riguarda il rendiconto consuntivo ci sono tutta una serie di deroghe che sono state presentate, gli uffici mi dicevano che le tempistiche sono state prorogate a fine maggio».

Il primo cittadino spiega così l’attesa di un consiglio comunale, attesa durata troppo per la minoranza: «In consiglio comunale si va se c’è qualcosa per cui andare, non si convoca soltanto per rispondere alle interpellanze».

«Una di queste riguardava la ripresa video dei Consigli: non sosteniamo questo costo per un paese di duemila abitanti, quando, tra l’altro, chi è interessato può assistere».

L’ultima interpellanza, secondo Mulas, è stata presentata «in maniera un po’ dilettantistica, non elaborando un certo tipo di pensiero, ma prendendo alcuni commenti da Facebook: le segnalazioni vanno bene, ma non ci costruisci un’interpellanza, non si fa così».

Sulla questione dell’ospitalità ai profughi ucraini, il primo cittadino ci tiene a fare una precisazione: «Non c’era un ruolo attivo che le amministrazioni potessero avere perché non era accoglienza gestita da enti pubblici, ma era gestita da associazioni o privati; non c’era un progetto di accoglienza gestito da Prefettura o Regione, noi stessi sindaci eravamo in attesa di capire se sarebbero arrivate indicazioni in tal senso. Altri comuni qui in zona, con realtà di volontariato, hanno fatto tavoli di coordinamento perché volevano sapere come si stavano muovendo, ma un ruolo attivo non poteva esserci da parte dell’amministrazione».

Maggioranza e opposizione si rivedranno così il 31 maggio in consiglio comunale, durante il quale, fa sapere Mulas, verrà presentato il rendiconto, le interpellanze riceveranno risposta e si parlerà della tassa sui rifiuti.

«La mia porta è sempre aperta - dichiara per concludere il sindaco - Se c’è necessità e volontà di discutere e proporre, io non chiudo le porte a nessuno, purché vi sia una collaborazione costruttiva, e che non faccia interrogazioni con commenti presi da Facebook».

Lorenzo D'Angelo


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