Due scritte volgari e gravemente insultanti nei confronti degli alpini, che fanno riferimento ai fatti di Rimini, sono comparsi questa mattina sui muri di via San Giorgio, vicino alle scuole, a Induno Olona
Allo sdegno espresso sui social dai cittadini si è unita la dura condanna espressa dal sindaco Marco Cavallin che ha immediatamente chiamato il capogruppo delle penne nere indunesi Maurizio Farè, per esprimere la propria solidarietà e quella della città.
«Scritte gravemente infamanti e ingiuriose - commenta il sindaco - un gesto grave compiuto da imbecilli che denunceremo alle autorità competenti. Metteremo a disposizione le telecamere per dare un nome ai responsabili e cancelleremo immediatamente le scritte».
Il primo cittadino non entra ovviamente nel merito dei fatti accaduti all'Adunata degli alpini di Rimini e alle presunte molestie compiute da alcuni partecipanti.
«Su quei fatti spetta unicamente alla magistratura fare luce - aggiunge Cavallin - in ogni caso eventuali singoli comportamenti non possono gettare fango su un intero corpo che si distingue tutti i giorni per la sua attenzione alla solidarietà e all'aiuto nei confronti di chi ha bisogno».
Il primo cittadino ha voluto chiamare il capogruppo degli alpini di Induno Olona.
«Al capogruppo Farè a cui ho subito telefonato ho rinnovato la riconoscenza per quanto il Gruppo Alpini fa "a e per" Induno da sempre, unitamente a una manifestazione di profonda stima e gratitudine per ciò che il glorioso Corpo degli Alpini fa per l'Italia, impegnati come sono in operazioni difficili di peace-keeping sullo scenario internazionale e - sul fronte interno - nelle molte operazioni a tutela della sicurezza della cittadinanza italiana. Gli Alpini meritano rispetto e gratitudine, se qualcuno ha sbagliato pagherà individualmente la sua colpa, per quello che ha fatto e non certo per come era o non era vestito» conclude il sindaco.