Territorio - 14 maggio 2022, 12:57

FOTO E VIDEO. Induno Olona ha la sua pista ciclabile. «Prende forma un sogno di tanti anni fa, ed è solo l’inizio»

Stamattina è stato inaugurato il primo tratto di una “spina dorsale” di percorsi che collegherà diversi punti del paese. Il sindaco Cavallin: «Giornata importantissima, è un momento storico». Il progetto nella sua interezza prevede collegamenti con tutta la Valceresio e di arrivare fino alla Valganna

Il sindaco Marco Cavallin illustra l'ampio progetto della pista ciclopedonale di Induno Olona

La rete delle piste ciclopedonali della Valceresio si allarga di un altro tratto. È stata inaugurata stamattina la prima parte del percorso del Comune di Induno Olona.

Alla presenza del sindaco Marco Cavallin, del presidente di Comunità Montana del Piambello Paolo Sartorio e dei rappresentanti di alcuni Comuni della Valceresio, è stato presentato il tratto che da via Campi Maggiori, al confine con Arcisate, costeggia via Vela e il tratto ferroviario sottostante.

Questo è solo una parte (lunga circa 425 metri) della “spina dorsale” di una rete più ampia di percorsi riservati a biciclette e pedoni. Il progetto è stato finanziato dall’amministrazione comunale (con diversi soldi di compensazione giunti da RFI), con l’aiuto di Regione Lombardia.

«Oggi per Induno Olona è una giornata importantissima, prende forma un sogno di tanti anni fa - le prime dichiarazioni del sindaco Cavallin - Inauguriamo un piccolo primo tratto, dopo l’estate partirà il secondo che attraverserà la galleria e arriverà fino in stazione, e a quel punto sarà fatta la spina dorsale. Poi mancheranno le vertebre che collegheranno i vari punti di Induno».

I primi 425 metri sono stati percorsi dopo il taglio del nastro. A quel punto, con l’aiuto di un grande pannello con la piantina del paese, il sindaco ha esposto dettagliatamente il piano nel suo complesso.

«È un progetto che viene da lontano, il fatto che oggi iniziamo fisicamente a percorrere un tratto è un momento storico. Da qui la pista andrà avanti sul sedime della ferrovia, lì sale e percorre il vecchio tracciato della ferrovia per arrivare al di là della galleria esistente, che è il tratto più bello perché sembra di essere all’interno della pancia di una balena con tutte le costolature».

Da lì in poi, un tratto da realizzare ancora, il cui inizio dei lavori è previsto per fine estate, e che il sindaco si augura di terminare entro fine 2023.

L’ambizione è collegare la pista ciclabile con la Valganna, passando per via Jamoretti, dalla località San Cassano, fino a giungere a Olona, in prossimità del birrificio. Per questo tratto l’amministrazione e la Comunità Montana del Piambello sono ancora alla ricerca dei fondi necessari.

«Questa spina dorsale si inserisce all’interno di un disegno complessivo che riguarda la Valceresio e la Valganna: quando tutto sarà finito si potrà andare da Ponte Tresa a Porto Ceresio in sicurezza, passando dalla Valceresio e dalla Valganna» ha continuato il primo cittadino.

Il sindaco ha poi lasciato la parola all’architetto Maurizio Colombo, assessore all’urbanistica del Comune di Induno Olona: «Quello che si evince è l’estrema complessità del progetto che comunque parte da una novità: quella della ferrovia, con tutte le difficoltà del caso. L’amministrazione ha colto le opportunità: ha sfruttato la copertura e la galleria dismessa per un percorso ciclabile che obiettivamente non avrebbe avuto alternativa».

Per ultimo ha preso la parola Paolo Sartorio, presidente della Comunità Montana del Piambello: «È una giornata storica, al di là della retorica. È la prima volta che vengo invitato per inaugurare un tratto di ciclopedonale realizzata su iniziativa completa di un Comune da solo; gli altri sono stati pensati da Comunità Montana e realizzati in collaborazione con il Comune. Con opere di questo tipo si migliora la qualità della vita della gente».

Lorenzo D'Angelo