/ Busto Arsizio

Busto Arsizio | 30 aprile 2022, 11:50

I sessant’anni del Gruppo Savoia con Emanuele Filiberto. Anche Antonelli alla festa

A Milano la festa dell’associazione presieduta dall’avvocato Santino Giorgio Slongo, che ha la propria sede nazionale a Busto Arsizio. Da Ginevra il saluto di Vittorio Emanuele

I sessant’anni del Gruppo Savoia con Emanuele Filiberto. Anche Antonelli alla festa

La festa per i sessant’anni del Gruppo Savoia ha radunato all’hotel Principe di Savoia a Milano quasi 150 fra soci e simpatizzanti, alla presenza di Emanuele Filiberto di Savoia e con un messaggio fatto pervenire da Ginevra da parte di Vittorio Emanuele.

Il Gruppo Savoia – spiega l’associazione – «vanta un fortissimo legame con il territorio varesino. Non a caso, fra gli ospiti della serata, anche Emanuele Antonelli, presidente della Provincia di Varese e sindaco di Busto Arsizio. Con lui al tavolo d’onore anche Giorgio Ginelli, già sindaco di Jerago e vicepresidente della Provincia, oggi assessore. Oltretutto sempre a Busto Arsizio si trova la sede nazionale dell’associazione, con un elevatissimo numero di iscritti».

L’associazione - fondata il 24 marzo 1962 sotto la regia di re Umberto II - da sessant’anni si occupa di «consolidare la conoscenza della tradizione monarchica italiana e dei suoi valori, sempre nella piena osservanza dei principi democratici e degli ordinamenti giuridici italiani, ma – osservano – con la consapevolezza di quanto Casa Savoia abbia significato e continui a rappresentare per la storia unitaria d’Italia. Una vocazione culturale che si è ben evidenziata anche in un appuntamento celebrativo che ha richiamato delegazioni da moltissime regioni».

Ad organizzare la serata è stato il presidente del Gruppo Savoia, l’avvocato Santino Giorgio Slongo, che nel suo discorso ha voluto evidenziare la mission dell’associazione: «Il nostro compito resta quello di contribuire a tener viva la memoria storica del Paese. Oltre a ciò, coltiviamo il grande sogno – difficilissimo, forse impossibile, ma per cui vale la pena battersi - di poter vedere un giorno il ritorno dell’istituzione monarchica nell’ambito dell’ordinamento costituzionale».

Emanuele Filiberto ha sottolineato il forte legame con il Gruppo Savoia: «Io non la considero un’associazione di monarchici, bensì una parte della mia famiglia. Sono nato dieci anni dopo la fondazione del gruppo e da bambino, in esilio, è stato il primo e allora unico pezzo di Italia che ho potuto conoscere. Il mio Paese ho iniziato a scoprirlo proprio attraverso i racconti delle persone che ne facevano parte».

Nel messaggio di Vittorio Emanuele, spedito da Ginevra, un ulteriore elogio per «una realtà a cui sono molto affezionato, che mi è stata vicina in esilio così come al ritorno in Patria, dimostrando una fedeltà di cui sono fiero e riconoscente».

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore