Siamo tutti tigrotti, tutti pronti a fare squadra. All'istituto comprensivo Tommaseo di Busto Arsizio scorre una mattina in cui lo sport è protagonista, carico dei suoi valori e del suo entusiasmo.
Porte aperte al Tigrotto 1919 con la mascotte e ai giocatori Alessandro Piu e Filippo Ghioldi, nonché agli assessori Maurizio Artusa, Daniela Cerana e Salvatore Loschiavo. La dirigente Cristina Parisini coinvolge oltre 400 bambini, una gioia per gli occhi e per il morale di una società storica, di una squadra che si è salvata e ora è persino riuscita ad afferrare i playoff, ma ha una partita ancora più importante da affrontare.
«Facciamo il tifo per la Pro Patria che va a Lecco domenica, fatevi portare dai vostri genitori - ha invitato il presidente dell'associazione Emanuele Gambertoglio, accanto a lui Nicolò Ramella - e anche perché ci si possa iscrivere a settembre». Una pennellata per ricordare la delicata situazione, mentre si distribuiscono i fumetti dedicati ai tigrotti. La serie è iniziata, si vuole andare avanti con le successive puntate, ma ovviamente si sta aspettando con trepidazione cosa accadrà della società.
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I bambini delle Tommaseo divorano subito i fumetti, ma sommergono di affetto anche i giocatori e vanno a caccia di autografi: Piu e Ghioldi fanno gli straordinari con la penna in mano, ma ci scappa anche qualche richiesta di firma agli esponenti della giunta. L'assessore Daniela Cerana assicura che i fumetti arriveranno anche nelle altre scuole, ad alimentare la passione per la squadra della città.
L'assessore allo Sport Maurizio Artusa carica i ragazzi: «Tutti voi conoscete la Pro Patria, giusto?». Al risuonare del «sì», invita gli alunni ad andare allo stadio: «Dobbiamo stare vicino a questa società gloriosa. La Pro Patria, grazie ai giocatori, è arrivata ai playoff, non ci credeva nessuno, dovete ringraziarli. Quando le cose non vanno bene, bisogna fare squadra, loro vi dimostrano che così si battono le avversità».
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