Non lo vedremo in campo contro la Pergolettese, perché squalificato dopo l'ammonizione allo Speroni sabato scorso. Elia Caprile - in prestito dal Leeds - potrà essere ancora applaudito in porta, se la Pro Patria, dopo la salvezza matematica in tasca, accederà ai playoff.
Ventun anni in agosto, veronese, volontà d'acciaio e intuito poderoso su punizioni e rigori in primis, questa Pro gli deve tanto. Inutile nascondersi che la classifica sarebbe stata più complicata senza "Sant'Elia". Ennesima conferma dell'abilità del direttore sportivo Sandro Turotti nell'intercettare anche giovani che qui si fanno le ossa con furore e splendore, portando già con sé abbondante scorta di calcio (l'elemento chimico).
Abbiamo conosciuto Caprile in una delle primissime puntate di Stadio Aperto e ha colpito il suo discorso sulla responsabilità, fondamentale per un adolescente che parte e va all'estero. Personale e collettiva. La prima, gli viene da un ruolo che ha voluto fortissimamente da bambino e gli sta a pennello. L'altra, l'ha espressa con nitidezza a Bolzano, dopo il saporito pari contro il Sudtirol, sostenuto anche due sontuose parate: «Abbiamo parato tutti». Le rare volte in cui è stato meno sul pezzo, ha contribuito a far sì che la Pro pagasse prezzi pesanti, vedi Pro Sesto o Pro Vercelli. La seconda è quella che gli fa dire appunto, abbiamo parato tutti.
Lesto a rimediare: contro la Juventus U23, Elia si confeziona il penalty, poi lo scarta e lo getta sdegnato parando il tiro Akè.
Diretto e autorevole: durante la partita con il Trento, richiama a gran voce l'attenzione della panchina su un Nicco stremato.
Incoraggiante: poche settimane fa, quando incontra il portiere dell'Under14, Gabriele Pagani, portiere autore del gol, ci mostra la bellezza di incoraggiare un ragazzo più giovane di lui.
Caprile ci ha abituato a contare di lui e farci dimenticare la sua età. Ci ritagliamo i ricordi più belli, sperando che uno dei suoi talenti sia emulato al più presto nella gestione societaria per approdare a una soluzione: la responsabilità, appunto.
RIGUARDA ELIA A STADIO APERTO QUI.
Marilena Lualdi