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| 16 aprile 2022, 16:45

Il silenzio della Pro Patria dopo la salvezza: un grido contro chi la lascia al suo destino

Dopo la vittoria che ha permesso di restare in serie C la decisione dello staff e della squadra di non fare dichiarazioni. Pur ringraziando «i meravigliosi tifosi». Le accuse degli ultras: «Da società modello a società zimbello»

Lo striscione degli ultras contro la società

Lo striscione degli ultras contro la società

La salvezza, strappata furiosamente e orgogliosamente sul campo, roba da urlare ai quattro venti (LEGGI QUI): ma fa molto più rumore il silenzio ed è questa la strada scelta da staff e squadra.

Negli spogliatoi c'è festa e si sente fino in campo la gioia dei ragazzi. Mister Sala però non andrà in sala stampa a commentare questa vittoria e ciò che significa. Non si vedrà nemmeno il direttore sportivo Sandro Turotti. 

Lo fa sapere la Pro Patria: direttore, staff, giocatori e collaboratori non rilasceranno alcuna dichiarazione.  «Chiediamo scusa naturalmente a voi e a tutti i nostri meravigliosi tifosi che ci hanno accompagnato e ci accompagneranno anche in questo finale di stagione - si spiega - I motivi potete comprenderli».

Niente di più, ma dentro c'è tutto.

Una volta compiuto il proprio dovere, i tigrotti urlano così che anche gli altri devono farlo. Che sono stufi di mesi di tira e molla. Che sono stanchi delle parole. Che hanno salvato una stagione, ma sulla prossima deve scendere in campo chi può e deve fare qualcosa. Lunedì scorso Sgai ha annunciato che per via dei conti bloccati non può investire sulla Pro e cerca compratori. Ha il novanta per cento delle quote, il resto è ancora in mano a Patrizia Testa. 

La Pro Patria era tema caro durante la scorsa campagna elettorale: adesso interessa ancora alla politica? O viene lasciata al suo destino?

Ci sono poche settimane per trovare una soluzione e iscriversi al campionato. 

Intanto scorrono le accuse fatte balenare dagli ultras poco prima della ripresa. È un conto lungo quello che si rimprovera alla società, in curva: si parla di mancanza di progetti, si contestano i prezzi dei biglietti, i botteghini chiusi fino a poco tempo nel giorno della partita. «Da società modello a società zimbello» è la conclusione degli ultras.

Domenica prossima si andrà a giocare contro la Pergolettese: una partita che in teoria servirà solo a festeggiare. Ma qui non c'è niente da festeggiare. Con il suo silenzio, la Pro Patria l'ha ricordato.

 

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