Il sindacato Csa dopo il successo elettorale: «Dialogo con l’amministrazione nel rispetto dei ruoli»

«Ringraziamo i dipendenti comunali per la fiducia. Se è vero che chi semina vento raccoglie tempesta e che si raccoglie sempre quello che si semina, forse noi abbiamo seminato bene».

È soddisfatto Angiolino Liguori, dirigente provinciale del Csa, il sindacato che ha ottenuto i maggiori consensi alle elezioni delle Rsu del Comune di Busto della scorsa settimana (leggi qui).
La sigla ha ottenuto cinque delegati, contro i due di Adl e Cgil; un unico rappresentante per Uil Fpl, Cobas e Cse Flpl.

«Ora avanti con il lavoro. Le criticità sono tante, a partire dal Pnrr, che deve portare vantaggi anche al personale. Ma per garantire servizi efficienti all’utenza, servono le assunzioni».

Pnrr e assunzioni

Il Csa ha convocato una conferenza stampa «non per declamare una vittoria, che comunque esiste – premette Liguori – ma per ringraziare i dipendenti del Comune che ci sostengono da anni. Tanto è vero che avevamo già vinto nel 2015. Ma non voglio andare indietro nel tempo, bensì guardare alle criticità che dovremo affrontare. Che sono parecchie».
Il Pnrr, ad esempio, che secondo Liguori «deve portare vantaggi anche al personale del Comune».

E poi c’è l’annoso tema delle assunzioni: «Siamo sotto organico da anni – evidenzia Gloria Miceli, rieletta nelle Rsu –. In tanti se ne vanno in altri enti con stipendi più alti».

«Per anni in questo Comune non c’è stata una politica del personale – afferma Liguori –. E senza personale è difficile risolvere i problemi. A partire dal garantire servizi ottimali all’utenza. Sacrosanto, ma bisogna crearne i presupposti, con assunzioni, un’informatica efficiente e ascoltando le esigenze dei dipendenti. Chi lavora serenamente lavora meglio».

Il rapporto con l’amministrazione

Sul prioritario tema delle assunzioni, «do a Cesare quel che è di Cesare», dice Liguori, soddisfatto per i recenti ingressi a Palazzo Gilardoni e per quelli in programma. Anche se «c’è ancora molta strada da fare», precisa, riservando comunque un giudizio positivo a Mario Cislaghi, tornato a ricoprire il ruolo di assessore al Personale. «È dialogante, sa che cosa sono le organizzazioni sindacali. È un amico, ma questo non vuol dire che non potremo scontrarci».

Su questo aspetto, Liguori non respinge la definizione di sindacato “moderato” per il Csa: «Nell’amministrazione ci sono persone che rispetto e che non vedo come nemici. Ritengo che si debba dialogare per risolvere i problemi dei lavoratori, nel rispetto dei ruoli e di quanto previsto dal contratto nazionale. Se qualcuno pensa che siamo in combutta, non me ne frega nulla. I dipendenti hanno capito che il nostro è un ruolo sindacale».

La squadra

Cinque, dunque, gli eletti per il Csa. Il più votato è Emanuele Vinti, da soli tre anni in Comune. Una figura giovane su cui il sindacato punta molto, tanto che Liguori lo ha nominato dirigente, all’insegna del ricambio generazionale.
«L’esperienza come verbalizzatore in commissione trattante – spiega Vinti – mi fa dire che uno dei capisaldi del nostro impegno deve essere la sincerità nei confronti del dipendente. Lo spazio per la contrattazione è ridotto, ma ritengo si debba partire dal concetto di benessere organizzativo, che include lo smart working ma anche altre possibilità previste dalla contrattazione, come l’ampliamento della flessibilità oraria».
Riconfermate Egidia Labanca e Gloria Miceli, a cui si affiancano Sarra Pirri ed Elena Maestri.